
Allora e ancora quel senso che fluttua e arriva come leggera piuma. Dunque tu che io non so. Eppure dritta al cuore la freccia: i pensieri telepatici viaggiano al di là del tempo e dello spazio. Si posano la notte tra il pentagramma del sogno. Tu e le carezze verbali. E non so perché. Forse è il sommesso grido che si muove. Sotto l’apparenza delle boutade. Con nonchalance. E voilà. Io catturo le farfalle sonore d’assonanze auree. E son tua.
Canto seduttivo e seducente di sirena e chiusa da brividi. Beato lui.
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Grazie 🐠
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