Finire un amore

Quando camminavano insieme li prendevano per sorella e fratello, tanto era la somiglianza. Un giorno in città una passante vedendoli aveva esclamato: – Quanto siete belli!

E belli erano. Belli di giovinezza e vita. Belli dell’energia bianca e accecante del loro tenero amore sbocciato. Belli di sogni e futuro.

Per uno strano scherzo del destino avevano perfino il medesimo cognome, se non per una I al posto di una E.

Lui aveva un fascino da leader. Lei era misteriosa e bella. Erano gli inseparabili.

Si erano conosciuti quando lei aveva diciassette anni. Lui arrivava con maglioni neri stretti che mettevano in risalto gli occhi da persiano con sopracciglia nerissime. Lei portava collane con un fluente rilucere di perle e sole.

Si erano fidanzati in casa. Le famiglie avevano solidarizzato a tal punto che facevano perfino le vacanze estive insieme.

L’unica cosa che non funzionava tra loro era la sessualità. Non si creava l’alchimia e il gioco. Tutto nel letto era greve rugginoso pesante. Una nera tenebra che si riverberava nel giorno.

Per questo risvolto notturno si lasciarono. La bellezza della loro coppia non bastava a reggere un rapporto: la mancata alchimia sessuale macchiettava la facciata con macerie grigie.

12 pensieri su “Finire un amore

I commenti sono chiusi.