Leggere libri e vita

Il ragno dalle lunghe zampe era sgattaiolato sotto il divano meno Roberto sistemava lo stereo. Avevo lanciato un urlo.
– Anche mia figlia non sopporta i ragni – aveva detto Roberto.

L’elettricista si era portato via il corpo dello stereo senza casse come un tronco senza rami.
Venerdì sarebbe tornato per l’impianto satellitare.

Lei aveva fatto un accenno a Thoreau e alla sua vita nei boschi. Il libro stava con tutti i fratelli nella libreria. Non sarebbe bastata a contenerli tutti. Non li aveva mai contati. Li avrebbe messi per terra a formare alte torri. Piano piano sarebbero arrivati i sopravvissuti alla strage dei quattrocento che aveva regalato.

Che te ne fai di tanti libri?

Li leggo. Li accarezzo. Li guardo. Li consulto. Li rileggo. Li amo.

Imparo. Dai libri imparo. Non da tutti. Ovviamente. Ma da molti sì.
Così come imparo dagli incontri. Dai fatti. Dagli avvenimenti estremi.

Ci sono persone che non imparano mai. Non leggono mai: pagine di vita o pagine scritte. Non riflettono. Non modificano comportamenti errati perché non hanno coscienza di cosa sia errato – di cosa sia giusto.
Non pensano. Mancano di logica e previsione: se mi comporto così ottengo questo risultato.

Sono persone che non maturano perché non hanno radici e linfa. Si accontentano di sopravvivere invece che di vivere.
Ci sono persone che non hanno mai letto un libro ma leggono la vita e i segni. Leggono la fatica e il sorriso. Sanno farsi ponti flessibili. Ti guardano e ti vedono. Hanno mani calde che accarezzano.

6 pensieri su “Leggere libri e vita

  1. … poi ci sono persone che hanno letto un libro ma leggono la vita e i segni. Leggono la fatica e il sorriso. Sanno farsi ponti flessibili. Ti guardano e ti vedono. Hanno mani calde che accarezzano.

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