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Pensieri turbinanti

Immagine di R. L.

Qualcuno mi ha offeso. Più di una persona mi ha offeso profondamente. Mi è difficile, estremamente difficile non reagire.

Con queste persone so che non porterebbe bene reagire e spiegare che il loro comportamento mi ha offeso, è stato violento e poco compassionevole e amorevole.

Un tempo avrei gettato saette. Noi scorpioni siamo molto vendicativi e non ne facciamo passare mezza, agli altri e a noi stessi.

Sono anche in un periodo stressante. Quindi occorre imporsi un attimo di riflessione e silenzio. E stare fermi.

Non reagire. E cercare la calma interiore. Stare bene con se stessi e tacitare il ribollire del risentimento. Per favorire questo io trovo meditativo passeggiare nella natura in silenzio.

E, dopo molto tempo, trovare uno spazio per leggere. Fare silenzio e ritrovare la quiete interiore.

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Anima,

La cura non è solo

Durante la mia degenza ospedaliera ho avuto una compagna di camera, anche lei polso rotto ma il sinistro.

Ci siamo fatte compagnia con due chiacchiere con i nostri bracci morti e legati.

Una delle cose che mi ha raccontato mi è molto piaciuta, perché è quello che da sempre penso rispetto alla CURA.

È stata operata per un tumore al seno e mi ha raccontato che l’ospedale dove è stata operata aveva tutti i muri colorati ( cromoterapia) il personale era estremamente gentile e cordiale ( da cuore) c’era una saletta dove a metà pomeriggio veniva servito il the per chi poteva andarci, altrimenti veniva portato in camera ed era un the profumato; infine il giorno dell’operazione al ritorno in camera ciascuna donna trovava una rosa rossa sul proprio cuscino.

C’è chi pensa che l’importante sia curare il corpo e dimentica che siamo anche altro. Questo ospedale lo ha ben capito.

Io non ho trovato nulla sul cuscino, ma devo dire che ho trovato personale davvero gentile e cordiale. I piccoli gesti: come sta? Le serve aiuto per mangiare? Le metto a posto meglio i cuscini così sta più comoda… Ma anche le chiacchiere le risate le due battute fatte, mi hanno fatto sentire vista non solo come un corpo a cui si era rotto un pezzo, ma come PERSONA.

Non basta dar da mangiare agli affamati e curare gli infermi… La vera cura è dare attenzione a tutta la persona, anima compresa. La vera cura è anche la coccola di un the profumato o di una rosa rossa…

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In continuo cambiamento

Una delle cose che amo fare nelle giornate calde estive è stare in mezzo a un torrente.

Con cautela passo sui sassi e massi e, quando trovo un posto comodo, mi siedo. E osservo l’acqua che scorre.

Tutto passa, con l’acqua se ne vanno anche i pensieri. Nulla è permanente. Nemmeno il nostro corpo, nemmeno noi.

Sul libro che ho letto e di cui ho scritto giorni fa si dice:

” Sono il mio corpo? Dicono che ogni minuto che passa milioni di cellule del nostro corpo cambiano e si rinnovano, cosicché nel giro di sette anni non ci rimane in corpo nemmeno una singola cellula vivente tra quelle che avevamo sette anni prima. Le cellule vanno e vengono, nascono e muoiono. Dunque io sono il mio corpo? Evidentemente no”.

Dimostra più capacità di trasformazione il mio corpo di me. Le parti sclerotizzate sono nella nostra testa. Nel nostro dormire perenne.

“SVEGLIATEVI, SVEGLIATEVI! Siete adulti. Siete troppo grandi per dormire. Svegliatevi! Smettetela di trastullarvi coi vostri giocattoli”.

“L’io è qualcosa di diverso e di più rispetto al corpo. Continua a evolversi e cambiare, usiamo lo stesso nome per definirlo, ma cambia continuamente. Proprio come chiamiamo cascate del Niagara le cascate del Niagara, pur essendo costituite da acqua che cambia continuamente. Usiamo lo stesso nome per una realtà in continua evoluzione”.

È il nostro IO in continua evoluzione. Non il nostro sé. Legato a schemi gabbie dipendenze prigioni pregiudizi giudizi etichette stereotipi…

* Anthony De Mello – Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

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Pulirsi l’anima

Immagine fotografica di Eletta

Ci sono persone che hanno bisogno di pulirsi l’anima perché è nera.

Non se ne rendono conto, pur vivendo veramente male. Fanno male a se stessi e agli altri, a chi sta loro vicino.

Ormai mi sono arresa alla consapevolezza che non c’è nulla da fare con persone siffatte. Inutile dire, inutile spiegare, inutile fare. Sarà la vita, con le successive e inevitabili prove, a far capire a rendere necessaria la pulizia.

O forse non sarà mai possibile. Moriranno così come sono: completamente inconsapevoli di agire male, di avere un’anima nera e sporca.

Basta guardare cosa succede a livello mondiale. Altro che pulizia del pianeta Terra. Cominciamo individualmente a pulirci l’anima, cominciamo ad amare il vicino e a non fare la guerra con chi abbiamo al fianco.

Se ciascuno di noi quotidianamente facessimo piccoli gesti di cortesia rispetto e amore tutto potrebbe cambiare. Rispetto verso le persone e l’ambiente.

Chi ha l’anima nera e sporca non si accorge di quelli che sono i suoi doveri e compiti quotidiani. Si strappa i capelli per le guerre mondiali e non ha consapevolezza minima della quotidiana guerra familiare o amicale che fa.

Anima significa originariamente vento, soffio, aria che si muove.*

Chi ha l’anima nera è una persona pesante a cui manca la leggerezza del soffio, del respiro.

* Tratto da: Essere migliori – Mancuso

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Tra parentesi

( Immagine fotografica di L & R )

L’ombra delle sue ali

cadeva sulla mia faccia

– fruscio delle dita

come respiro di fiamma.

Così m’avvolgeva

nelle sue ombre.

Tra perigliose parentesi

– sulla pelle di piume –

scriveva pagine mute.

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Aperto chiuso

Un fiore in boccio si apre alla luce.
Può essere un fiore semplice, come quello fotografato, ma non per questo meno bello e importante.
L’importante è lo schiudersi, lo sbocciare. Non lasciare marcire ciò che sta in nuce.

Noi tutti abbiamo fasi di letargo e di risveglio. Ci sono fasi in cui moriamo un po’. Fasi di effervescenza. Fasi di rinascita.

Sarà che io appartengo al segno zodiacale dello Scorpione e per me morte e rinascita sono normalità. I momenti più bui e difficili mi hanno sempre dato degli slanci successivi verso la trasformazione. Di cosa? Di tutto. Ho cambiato casa luogo partner vita. Ho viaggiato conosciuto fatto esperienze nuove.

Occorre passare la notte più buia per rinascere.
L’importante è volerlo fare e non rimanere nel fondo del pozzo a cercare di prendere la luna.

In genere possiamo imparare molto dalle situazioni che innescano le nostre ruminazioni. Identificando gli errori che abbiamo commesso e quelli che vorremmo evitare in futuro, considerando le situazioni negative come problemi strategici che richiedono soluzioni creative, imparando a distinguere le persone su cui possiamo contare da quelle che è meglio lasciar perdere, scoprendo i nostri punti di forza, i nostri punti deboli e le nostre vulnerabilità possiamo apprendere delle lezioni importanti che ci faranno sentire più sicuri e ci risparmieranno angosce e delusioni.

Ovviamente nella vita ci sono circostanze estremamente traumatiche che potrebbero dominare i nostri pensieri per mesi o per anni.
Tuttavia la maggior parte delle nostre ruminazioni non ricade in questa categoria, e dovremmo ricordarci che gli altri si aspettano da noi una ripresa entro un certo periodo di tempo.
Per esempio, una regola empirica generale per le separazioni è che per riprendersi ci vuole un mese – al massimo due – per ogni anno di durata della relazione. Se abbiamo avuto una relazione di tre anni dovremmo riprenderci dall’ondata iniziale di ruminazioni intense sul come e perché entro sei mesi, e dovremmo pensarci due volte prima di continuare a parlare dell’argomento con gli amici a un anno di distanza”.

Da: Pronto intervento emozioni – Guy Winch