A Silvia: il nome nascosto

Sto leggendo il tomo: I limiti dell’interpretazione di Umberto Eco.

A pagina 149 fa interessanti osservazioni relativamente alla poesia A Silvia di Leopardi.

” la prima strofa di A Silvia inizia con Silvia e termina con salivi. Ora salivi è un anagramma perfetto di Silvia.

(…)

inoltre legioni di critici hanno insistito sulla presenza pervasiva della vocale i in questa strofa.

Possiamo fare di più cercando altri anagrammi di Silvia nel resto della poesia.

(…)

Ci possono essere anagrammi imperfetti nascosti. Per esempio:

L’autore probabilmente, continua Eco, doveva essere ossessionato dal suono del nome dell’amata.


Detto questo, che per me lettrice è stata una piacevole scoperta, propongo di creare testi o frasi in cui ci siano anagrammi perfetti o imperfetti di altri nomi femminili.

Possiamo scegliere

Annamaria Luisella o Luisa Maria o Lucia…

Scegliete voi un nome che non sia Silvia.

Io ho scelto per il mio esempio LAURA.


LAURA non AveR pAURA

neLL’ARiA pURA

LUmina L’ AURa

non LUpA oscURA.


Come sempre tempo una settimana per inviare i vostri lavori che verranno pubblicati qui⤵️

P.s per via del neretto verranno trasferiti in foto

Buona settimana

Eletta


Ed ecco il nome del vincitore per il testo migliore di settimana scorsa che era un Lipogramma.

Luisa 🏆 di

https://wordsmusicandstories.wordpress.com/

Perché ha saputo creare una favola simpatica senza E.

Complimenti 💙


Ho giocato con il mio nome:LUISA


SAI LUISALA vita è USurAnteSAtura di IStAnti SULfureIche a LUngo LA rendono LISA.
Per la SUA sopportazioneincolLAtI  ALI,USA SALtUarIamente dei SALIche SIAno InSAporentie la rendano più SALUtare e LUmInoSA.<br />
USALI, LUISA, se vuoi SALvartI!!!

https://wordsmusicandstories.wordpress.com/


con letiZIA e deliZIA CINZIA fa CIN CIN !

ANGELicA ANGELA va alla LEGNAiA  a prendere la LEGNA, per non coNGELAre, poi sente l’ANGELus, ANELA a brillare come una GALENA!

https://petaliazzurri.wordpress.com/

https://orearovescio.wordpress.com/

29 pensieri su “A Silvia: il nome nascosto

  1. Per TIZIANA e ZIA TINA è INIZIATA la vacanza in TANZANIA: turisti tristi, ricchi TIZI ANAlfabeti, ZITI ANAbolizzati sono i loro compagni di viaggio. Alla sTAZIoNe dI Arrivo, ZItTI ANAlizzano la TAZzINA dI benvenuto: una TIsANA azzurrIna o è zenZero TANnInIco? ZIA TINA è perplessa ma TIZIANA beve decisa, è TrAdIZIoNAle accoglienza, dice, e TImIdA stramaZza sveNuta. ZIA e NIpoTinA torneranno sane a casa?
    ml

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  2. ciao Eletta… una buona giornata a te… 🦋☀️🙃
    ne ho scritti due… uno con il mio nome…
    con letiZIA e deliZIA CINZIA fa CIN CIN !
    e l’altro… con il nome della mia mamma…
    l’ ANGELicA ANGELA va alla LEGNAiA a prendere la LEGNA, per non coNGELAre, poi sente l’ANGELus, ANELA a brillare come una GALENA!

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  3. Ho giocato con il mio nome:
    LUISA
    SAI LUISALA vita è USurAnteSAtura di IStAnti SULfureIche a LUngo LA rendono LISA.
    Per la SUA sopportazioneincolLAtI ALI,USA SALtUarIamente dei SALIche SIAno InSAporentie la rendano più SALUtare e LUmInoSA.
    USALI, LUISA, se vuoi SALvartI!!!
    PS: ho condiviso la tua proposta anche sul mio blog 💗

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  4. Pingback: Orsobianco
  5. Il nome scelto è Vanessa

    Adesso vanga la terra,

    connessa con la vanga.

    Il contadino sa di essere vanesio

    e trascura l’essenziale vantandosi.

    L’erba cresce disordinata senza vantaggi.

    Il campo dimesso non vale niente.

    Vi osserva vede il nulla

    e vaga con la stessa mente

    che la duchessa non valuta bene il suo fattore.

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  6. Il canto del vero è dote per pochi,illusioni di rito e svaniamo, disciolti.Con urla e bastoni addestrano il gregge,le masse ribelli e chi non ci riesce.E poi ci son’io, che conto carezzesu cene ormai fredde e gelide brezze.

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  7. Tanto può dire il primo nome che giunge alla mente al leggere la sfida di questo lunedì. E tanto può dire l’ispirazione ch’uno ne trae. O la cura e l’attenzione per le rime che sovviene al voler incasellare nella perfezione un nome, che nome non è, quanto agrodolce proiezione della poesia ch’ognuno dentro cova.
    V.

    Ancor vi stava riflessaLa d’essa pena ch’or miravaIl vaneggiar mio della duchessaPersa invano per la strada,Con la stessa vaga promessaCh’il ventre mio, in spasmi urlava,Ch’il viso suo, vetrata spessa,Con classe, ignorava.E or quivi, io, anima fessa,Or ch’è via, lei, musa dismessa,A viver di nulla una vita mesta,Or ch’il cor mio ancor va’ in essa.

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    1. Mi stupisce sempre la velocità di scrittura ( e tieni conto che io scrivo di getto senza ripensamenti e riletture ). Complimenti a te. Bellissimo testo che nasconde e svela VANESSA. Grazie 🌹🌹🌹

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