Dietro

Dietro la mia testa c’è una libreria. In questa libreria ci sono anche due miei due libri. Non li prendo mai in mano. Non li guardo mai.

Ho notato che sono libri male-detti. So che è un’affermazione un po’ forte. Ma è così. Portano con sé lo strascico di una storia piena di dolore.

Per questo non ne parlo più con nessuno. Per questo per me è come se non fossero mai nati.

Non sono “solo” libri miei. Altrimenti li terrei come mie creature e li amerei.

Invece sono stati creati con un design che ha curato la parte grafica e che ha inquinato il valore dei miei scritti.

Ho scritto spesso che gli oggetti, e quindi anche i libri, possiedono in sé il mana. Un’energia che li permea.

Potrei scrivere un libro sulla nascita di questi libri. Quanto lui ha voluto la loro nascita e quanta violenza è stata fatta dopo. Un essere affetto da narcisismo patalogico che voleva solo essere al centro del palcoscenico e risplendere. Ha gettato un sacco di negatività su queste due povere creature. Mi ha rovinato anche la presentazione del secondo libro nonostante il pubblico plaudente e il successo. Era geloso e invidioso. Pessimo.

Per questo ho rinnegato queste povere creature. Perché non desidero essere compartecipe di un misfatto e non accetto alcun compromesso.

Restano le mie poesie e parole pulite che, magari, un giorno pubblicherò senza ghirigori grafici che non siano solo miei.

E poi, come già espresso, oggi ci sono più scrittori che lettori e io non ci tengo più ad aumentare il numero dei libri che finiscono al macero reale o virtuale. Ricevo inviti per pubblicare, ma desisto. No grazie.

Per ora, no grazie.

19 pensieri su “Dietro

  1. I miei libri sono … un ricettario. Ma gli voglio molto bene, gli perdono i tanti difetti, mi intenerisco davanti a certe sue ingenuità. Un pezzetto di me, per quanto di un genere letterario davvero inqualificabile 😉

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  2. Guarda…nemmeno io prendo in mano i miei libri, eppure non li rinnego. Solo che quando sono finiti/stampati/pubblicati la mia attenzione è già altrove e me ne dimentico. Con il tempo farai pace anche con i tuoi m già il fatto di ignorarli significa che la delusione è stata assorbita.
    Un paio di osservazioni:
    non è vero che si legge di meno. Oggi si legge molto di più, altrimenti non si spiega perché gli occhi siano sempre puntati sui telefoni. Il guaio è che si leggono cose inutili.Forse è vero: ci sono più scrittori – o gente che pretende di esserlo – che lettori. Ma ora ho l’impressione che ci siano più correttori di bozze ed editor che scrittori. Dirò di più: ci sono più case editrici che CdB ed editor 🙂

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    1. Ho visto in effetti che tu hai pubblicato davvero molti libri. Nel mio caso, come ho spiegato, non rinnego le mie creature che adoro e ripubblicherei domani per la parte testuale. Mi dà fastidio aver accettato il suo apporto nella parte grafica e aver accettato che lui mettesse il suo nome accanto al mio di autrice. Dagli errori si impara e io non farò mai più una stupidata così. Se pubblicherò lo farò solo con il mio nome considerato che la scrittrice sono io. La parte grafica la posso curare tranquillamente io, considerato che penso di avere un buon gusto estetico e capacità. Mai più un narcisista accanto 😁 grazie per il tuo contributo e buona serata di anno nuovo 💙

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  3. Sul fatto che si legge sempre meno è vero, è un dato di fatto, io ad esempio non ho mai tempo per leggere. Mi spiace per questi tuoi libri, invece che darti soddisfazioni ti hanno portato solo rammarico. Purtroppo non si può tornare indietro e certe cose non si possono più cambiare, solo il tempo può curare le vecchie ferite…📚📚📖📖🤷‍♂️😉👏👍🤗🤗🤗

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  4. Capisco, non posso certo dire “non capisco il senso” però rinnegarli non credo sia un atto libero e puro. Tu credi? Credo che rinngarli anzi rischi di farti ancor più “compartecipe” di questo “misfatto”, che ne prolunghi le catene. C’è una certa banalità, lo so, nel dire che senza questo tu non saresti molto probabilmente quella che sei, ma nella banalità qualche volta c’è un “tra le righe” molto denso. Condividiamo lo stesso pensiero sulla pubblicazione (ad ogni costo) per certo a persone che hanno vissuto fino a spaccarsi in mille frammenti non servono attestati e materie per riaversi interi, ma non è da escludere che qualcosa nel tempo e nei pensieri ti porterà ad una considerazione diversa, e non sarà questo un perdere, mai, e non sarà mai un pareggiare (per chi come noi comprende il senso) e forse nemmeno un vincere, ma solo forse, questo, solo forse.
    Leggo sempre con molto trasporto e interesse.
    P.S. non nego d’aver provato a cercare, inutilmente per via dello sgranare nell’ingrandimemto, le due creature 🙂 Perdonarai il tentativo indiscreto e maldestro? 😅🤗
    Buona serata, Eletta.

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    1. È successo anche dopo… Credo che l’energia negativa si sia attaccata alle mie creature. Il tipo grafico ha fatto una maledizione. C’è chi ci crede e chi no. Io osservo. E ho notato la scia. Tutto quello che ho scritto ha un senso e non lo rinnego. Ho sbagliato a mettere anche il suo nome che ha inquinato. Perché bastava il mio nome di scrittrice.
      Si impara crescendo.
      Grazie per il tuo contributo così sentito.
      🤗

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      1. Questo è indubbio (anche se poi, se vogliamo, la qualità è un valore soggettivo), ma quello che volevo dire è che tramite la scrittura alcuni trovano il modo di esprimersi, anche senza essere dei premi Nobel. Io ad esempio scrivo tanto (ma leggo di più), ma non penso di essere riuscito a scrivere nulla di veramente importante. Però mi sono divertito a farlo!

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