Quando tessi

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Quando tessi

infinite trame

– le tue sinuose parole –

e m’avvolgi

– le suadenti spire –

nella prigione verbale.

Senza respiro

mi rannicchio.

Parlami ancora.

Non parlarmi più.

Quando disponi

– a ventaglio –

nude verità:

cosí nitide

– contro il fondo oscuro

della mia povera

mente vacillante.

Tu lo sai

che la mia mente è vacillante.

Inutilmente mi proteggo

chiudendomi

con la chiave del razionale

perché ho paura

delle tue lucenti

lame.

Dentro.

Così in profondità.

Creo

– come puerile difesa –

una corazza arcaica

e spengo la luce.

Chiudo la testa

nell’abbraccio

per non sapere

né vedere

altro che il nulla.

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