Ci sono parole

Ci sono parole preziose,

al riparo dei venti

pagine calligrafiche come

arabeschi neri.

Non si rileggono

per paura

che aria e luce

alterino

il loro disporsi intatto.

Restano

nell’intimità

di un angolo.

Sono parole rare,

non dissipate,

non quotidiane,

né usurate,

o già sentite e lette.

Hanno una luce terribile e inquietante

perché mirano al cuore.

E il cuore è vulnerabile. 

Sono parole che hanno

un altro respiro,

vivono

in un altro spazio.

Non possiedono

che un’ombra transitoria

– come gesti intimi

dettati dal pudore.

Restano pietrificate,

fissate:

con un brillio diamantino.

Giungono

– nel tempo patito –

come un filo che annoda

quel che precipita.


Avvertenze

I testi e le immagini fotografiche e grafiche dell’autrice non sono utilizzabili se non dopo richiesta esplicita a Eletta Senso.

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