Rileggere

Fotografia dell’autrice

Il difetto della mia memoria é che é labile. Il pregio della mia memoria é che é talmente labile che mi permette di ri-leggere un libro come se fosse ogni volta nuovo. 

É il caso di Philip Roth: L’umiliazione, che ho ripreso in mano e di cui non ricordo nulla. Eppure non solo l’ho letto, ma l’ho anche sottolineato e appuntato. Ho fatto persino schemi. 

Comunque, mi piace ogni tanto prendere un libro a caso dalla mia libreria e vedere se mi regala qualche nuovo spunto su cui riflettere.

Il libro è cupo. Un po’ come il mio umore oggi ( sarà per il sogno con quella strada che chiudevano e a me non importava perché potevo parcheggiare nello spiazzo). 

 Sono finiti i nostri giochi. Quegli attori, /Come ti avevo detto, erano solo fantasmi e/ Si sono sciolti in aria, in aria sottile” . Non poteva far niente per cancellare quelle tre parole, ” in aria sottile “, che gli si ripetevano nella testa mentre giaceva impotente nel suo letto la mattina, e che possedevano l’aura di un oscuro atto d’accusa, benché il loro significato gli sfuggisse sempre di più. Tutta la sua complessa personalità era alla mercé di quell’aria sottile. 

20 pensieri su “Rileggere

  1. Anch’io sono un po’ come te, se passa del tempo non ricordo tutto il testo di un libro, quindi andarlo a rileggere è un po’ come riscoprirlo per la seconda volta. 😊😊😊😉😉👍👍👍

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  2. Eterna smemorata presente! ☝🏻
    Rileggere un libro che scopro di aver già letto non mi pesa, ma non ricordare i dettagli di cose successe tempo fa o i dialoghi con qualcuno, mi lascia sempre perplessa… Vorrei capire perché mi succede, ma non so bene da dove iniziare, anche perché non penso di avere chissà quale “disturbo”, chiamiamolo così tra mille virgolette…
    Però il non ricordare bene è uno dei motivi per cui ho iniziato a scrivere anche io sul blog e questa lo considero un risvolto molto positivo di un fatto negativo.

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  3. Ho una memoria visiva. Ricordo dove ho trovato un certo spunto di riflessione in una determinata pagina e posizione. Però mi piace rileggere certi libri che leggo come se fosse la prima volta.
    Bella serata

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  4. Io, invece, ricordo di aver letto una determinata cosa, anche se non proprio esattamente, ma mi suona familiare, persino a distanza di anni. Ciò che tendo a rimuovere dalla memoria sono le conversazioni, le discussioni, le parole usate… Le rimuovo a distanza di poco a volte.
    P. S. Non riesco a leggere i commenti dell’articolo di ieri, nemmeno la tua risposta al mio commento, e non mi permette neppure di commentare; pertanto te lo sto segnalando qui.

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      1. È ovvio non essere sempre connessi. Ma dato che ho la notifica di avvenuta risposta e quando ci clicco sopra mi porta ai commenti del tuo articolo, ma vuoto e mi esce un messaggio in inglese che mi dice che non è autorizzato. Tutto qua.

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  5. Per fortuna e purtroppo ti capisco in quanto a memoria labile! Quello che mi snerva maggiormente è dover rileggere un mio post, qualche tempo dopo, per ripassare cosa avevo raccontato di aver scoperto! Argomenti che mi hanno incuriosito, su cui ho speso tempo a fare qualche ricerca e a raccontarne… ricordo l’argomento generale ma poi nebbia.
    Con una cara amica (che conosco solo da alcuni anni) ci siamo ritrovate a parlare di questa difficoltà comune (scoperta per caso iniziando a confidarci) e di riflettere su quanto abbia influito anche durante il percorso scolastico, spesso mal interpretata da noi stesse e anche dall’esterno, non come oggettivo problema ma come svogliatezza o stupidità…

    Rileggere un libro a distanza di tempo può essere interessante anche se lo si ricorda abbastanza, perché probabilmente saremo almeno un po’ diversi, avremo qualche punto di vista nuovo, un’altra predisposizione d’animo, ci attireranno, per volontà o per caso, dettagli diversi… Lo sottolineeremmo in modo abbastanza diverso! Qualche volta mi è capitato.

    🙂

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