Ballo al vento

Mentre sbatte sbatte la bandiera italiana sul balcone ( qui vicino al confine c’è bisogno di affermare la propria identità nazionale) mentre ascolto musica e ogni tanto non posso fare a meno di ballare, intanto che il sole mi accarezza la pelle, arriva un corriere a consegnare un pacco. E io penso a lui che lavora con questo sole e vento e mi vede sdraiata con le cuffie a ballare nel giardino. Dentro fuori. Come quando io ero fuori o dentro incatenata e chiusa in una teca di vetro e volevo volare fuori nel vento verde. Non sopporterei più spazi asfittici chiusi stretti non sopporterei più orari scrivanie mi mancherebbe l’aria e il vento e il sole. Fiera e felice di questa scelta così difficile da eremita. Vedo la strada che porta al lago. É una striscia illuminata dal sole ormai. Non posso ancora andarci per via del ghiaccio. Mi ritroverebbero ibernata dopo molti giorni visto che da giovedì torniamo a un grado sopra/sotto lo zero.

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