Stilografica

Devo caricare la stilografica. Mi manca il suo segno denso che ha dato il nome al mio blog.

In questo tempo digitale non usiamo più matite penne pennelli carta inchiostro… Oggi c’era un tipo col cavalletto che dipingeva en plein air. Copiava il Monte che splendeva. Non l’ho disturbato troppo perché anche a me dà fastidio essere osservata mentre disegno in giro.

Per fortuna, per controbilanciare l’uso dello schermo, stanno tornando in voga diversi lavori manuali. Io sto facendo una tenda a filet.

Mia figlia è creativa come me. Abbiamo passato ore, quando era piccola, a pasticciare ritagliare dipingere creare. Con le mani. Come madre menesonosemprefregata alla grande del disordine creativo. Nell’ordine asettico nasce il nulla.

La scrittura sullo schermo manca di profumo e rumore. Devo proprio ricaricare la stilografica per risentire, mentre scrivo, l’odore dell’inchiostro e il rumore scricchiolante della carta sotto il pennino. Più o meno lo stesso rumore che faceva la neve ghiacciata mentre scrivevo il mio percorso con i ramponi. Stamattina.

19 pensieri su “Stilografica

  1. Sono un appassionato di stilografiche. Ne ho sei due aurora, un montblanc, una Vamas, una rotring e una pelikan. Tutte rigorosamente da caricare. Però durante il trasloco di diciotto anni fa ne ho perse quattro. Due vecchissime aurora 88 e due che faceva parte di una parure con biro e matita.

    Le ho sempre usate tutte, ultimamente meno ma scrivere appunti con la stilografica mi piace tantissimo.

    Quindi facciamo parte della congrega delle stilografiche

    Bella serata

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  2. Io pure la usavo qualche volta, ma con le ricariche di inchiostro blu. Mi piaceva tantissimo e mi sembrava elegante… Apprezzo molto tutte le caratteristiche enunciate, relative ad essa e mi hai fatto venire la nostalgia dei vari profumi. Riguardo alla scrittura, veramente è raro scrivere a mano con una penna su un foglio, ma è bello ed emozionante e rivela il carattere…

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