Tu che mi vuoi

Tu che mi vuoi

docile e disciplinata

tra i dialoghi fittizi

– con l’Ego che si gonfia a cupola:

come ti rifletti in me, piccolo uomo

quando ti aggrappi a una dimensione abnorme

da cui guardarmi sotto:

piccola formica

– riflesso cinereo del tuo pensarti

così onnipotente tra celestiali gioielli.

Ti lascio nella intonazione dei puntini di sospensione…

su cui saltello

allontanandomi leggera

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