Lipogramma in G

Lipogramma :

etimologia del lemma, che deriva dal greco leipo, “che manca di, e gramma, “lettera”, è un testo nel quale viene intenzionalmente omessa una lettera, nel nostro caso la consonante G.

Ecco il mio esempio

Verranno tempi di pace e tranquillità in cui ci rispetteremo. Impareremo che la diversità è un bene. Non lotteremo con il prossimo per un pezzo di pane o terra. Ma condivideremo ciò che c’è. Anche la natura sarà rispettata e non sfruttata. Non inquineremo i mari. Vivremo di poco e ci accontenteremo. Si chiama utopia. Ma io ci credo.


Buon lunedì a tutti e grazie a tutti per la partecipazione al gioco

Eletta

Durante il carnevale il mio amico Pier banchettò da mane a sera seduto in permanenza a tavola tra aitanti fancazzisti e studentesse ridanciane troppo in carne. Fu un abbuffarsi senza sosta di piatti poveri di cura e ricchi di colesterolo, e un tracannare vino, amari e whisky a perdifiato. Non arrivò alla frutta né tantomeno a sollazzarsi con le procaci studentesse, perché un violento imbarazzo di stomaco lo fece rotolare a terra e poi strisciare fino alla latrina come un patetico clown. Passò una settimana a letto convinto che alla fine sarebbe stato bene, ma non fu così: si è spento a poco a poco come una candela soffocata. Ora dorme sottoterra ed è banchetto per i vermi.
ml

https://orearovescio.wordpress.com

Saluto all’aurora

Benvenuta aurora silente
che pure riverberi ovunque
come una musica ampia.
Il coro patente dei rossi
fuso coll’ocra ed il viola
tracima in dolci paludi
ove cantano i tremuli azzurri.
Adoro sentire i respiri
dell’aria che passa e cancella
le nubi, i ricordi, i castelli.
E stridono intorno i violini,
lamenti di vento dispersi
nell’etereo eterno divino.

https://silviacavalieri.com

Sono belli i momenti che passiamo insieme a trastullarci con parole, articoli e lemmi. Aspetto con ansia mista a diletto per conoscere cosa proponi tutti i lunedì.
È un divertimento inventare storie, haiku, poesie che stimolano la mia fantasia.
Complimenti Eletta.

https://www.newwhitebear.net/

Sono assolutamente convinta che per essere capaci di parlare e scrivere della vita la prima cosa da fare sia proprio questa: vivere

https://wordsmusicandstories.wordpress.com

Ieri sera nell’intento di cambiare canale, mentre cercavo di afferrare il telecomando, mi sono sporta un pochino troppo dal divano e sono caduta per terra assieme al telecomando, prendendo una bella botta su una chiappa. Una volta preso in mano, ho visto che il telecomando cadendo si era aperto e una delle batterie era scivolata fuori, finendo naturalmente sotto il divano. Allora ho dovuto spostare il divano per recuperarla. L’operazione di riassetto di telecomando e divano è durata tutto sommato poco, tuttavia nel frattempo il film che intendevo vedere è finito. Così sono rimasta con la botta e senza conoscere la fine del film: maledetto telecomando! ”

http://traitaliaefinlandia.com

I pensieri vanno fin dove i ricordi ancora esistono e diventano parole mai dette e si fanno carezze mai date e si tramutano in lacrime mai versate e si rivestono di sorrisi consumati tra mani strette e cuori aperti in quel tempo ormai lontano che vorremmo ancora nostro.

https://achilleschiavone.wordpress.com

I papaveri, semplici fiori con i petali rossi, quanta forza nel loro esile fusto,
crescono spontanei sui bordi delle strade, nelle ferrovie,
spuntano nei campi e diffondono nell’aria una fiammata d’amore.

https://petaliazzurri.wordpress.com

25 pensieri su “Lipogramma in G

  1. ciao Eletta… buona giornata! ☀️🌻
    questo è il mio testo…

    “I papaveri, semplici fiori con i petali rossi, quanta forza nel loro esile fusto,
    crescono spontanei sui bordi delle strade, nelle ferrovie,
    spuntano nei campi e diffondono nell’aria una fiammata d’amore.”

    Piace a 2 people

  2. Ecco il mio testo (tutto inventato): “Ieri sera nell’intento di cambiare canale, mentre cercavo di afferrare il telecomando, mi sono sporta un pochino troppo dal divano e sono caduta per terra assieme al telecomando, prendendo una bella botta su una chiappa. Una volta preso in mano, ho visto che il telecomando cadendo si era aperto e una delle batterie era scivolata fuori, finendo naturalmente sotto il divano. Allora ho dovuto spostare il divano per recuperarla. L’operazione di riassetto di telecomando e divano è durata tutto sommato poco, tuttavia nel frattempo il film che intendevo vedere è finito. Così sono rimasta con la botta e senza conoscere la fine del film: maledetto telecomando! ”
    Buona giornata!

    Piace a 3 people

  3. I pensieri vanno fin dove i ricordi ancora esistono e diventano parole mai dette e si fanno carezze mai date e si tramutano in lacrime mai versate e si rivestono di sorrisi consumati tra mani strette e cuori aperti in quel tempo ormai lontano che vorremmo ancora nostro.

    Ciao 👋🏻 Eletta buona giornata 🌹🌼

    Piace a 3 people

  4. Sono belli i momenti che passiamo insieme a trastullarci con parole, articoli e lemmi. Aspetto con ansia mista a diletto per conoscere cosa proponi tutti i lunedì.
    È un divertimento inventare storie, haiku, poesie che stimolano la mia fantasia.
    Complimenti Eletta.

    Piace a 4 people

  5. Ciao cara Eletta! Grazie per la bella proposta e per il bell’esempio ricco di significato. So bene che è un’utopia, ma mi piace pensare che un giorno diventi realtà. Aggiungo il mio lavorino:

    Saluto all’aurora

    Benvenuta aurora silente
    che pure riverberi ovunque
    come una musica ampia.
    Il coro patente dei rossi
    fuso coll’ocra ed il viola
    tracima in dolci paludi
    ove cantano i tremuli azzurri.
    Adoro sentire i respiri
    dell’aria che passa e cancella
    le nubi, i ricordi, i castelli.
    E stridono intorno i violini,
    lamenti di vento dispersi
    nell’etereo eterno divino.

    Piace a 4 people

  6. Durante il carnevale il mio amico Pier banchettò da mane a sera seduto in permanenza a tavola tra aitanti fancazzisti e studentesse ridanciane troppo in carne. Fu un abbuffarsi senza sosta di piatti poveri di cura e ricchi di colesterolo, e un tracannare vino, amari e whisky a perdifiato. Non arrivò alla frutta né tantomeno a sollazzarsi con le procaci studentesse, perché un violento imbarazzo di stomaco lo fece rotolare a terra e poi strisciare fino alla latrina come un patetico clown. Passò una settimana a letto convinto che alla fine sarebbe stato bene, ma non fu così: si è spento a poco a poco come una candela soffocata. Ora dorme sottoterra ed è banchetto per i vermi.
    ml

    Piace a 5 people

I commenti sono chiusi.