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Gioco linguistico

Tautogramma in P come primavera

Ricordo che un tautogramma è un gioco linguistico in cui tutte le parole ( tranne articoli e preposizioni) iniziano con la stessa lettera. In questo caso la P.



Ecco il mio esempio per il Tautogramma in P:


Povera Perfettina: perduta la poltrona da primadonna promette particolari pesanti. Provata e pressata parlerà per prima. La polverosa pedante predice primizie prelibate. La parte principale prevede piccoli puntini… preziose perle.
Partecipa e plaude il pietoso pubblico. Piangono portafogli pingui. Prendono penose piaghe purulente. La pacchiana paccottiglia dei piagnucolosi parla con peloso pendaglio perforante. Piacevole pulita pezza potrà plaudire la platea? Possibile psicodramma postdatato.
Provvidenziale provvigione potrà perdurare per pochi pachidermi o pulci?

Buon lunedì a tutti

Eletta

Chi ha voglia di giocare giochi qui. ⤵️

Permetti? Piacere per la presenza di persona.
Parlicchia Perla con parole problematiche non percettibili.
-Prego? Perché parli così? Poni il pensiero con precisione.
Perla pazienta un poco prima di proporre con pignoleria pensieri e parole. -Provo a preparare pazientemente un potente proponimento… Perdonami per la piccola pedanteria nel progetto. Pignola e petulante.
Paolo pacioccone pencola pieno di piacevole posa pensosa. Pronto a partecipare al paradosso di Perla.

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I profumi di primavera
promettono primizie e prodigi.
permettono di pensare a passioni prelibate
portate dal prossimo periodo.

Purtroppo per parecchie persone
i progetti potrebbero perder potenza,
paurosamente perire o parer pallide promesse
penosamente partorite come puerili passatempi.

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Parlami, ti prego, di primule profumate, di pastasciutte prelibate, di pingui pennichelle. Parlami di prati, di plaid e picnic, di peppole, pettirossi e pavoncelle. Parlami di piogge provvidenziali. Parlami di primavera. Parlami di pace!

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pigre primule
punteggiano il prato
è primavera

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Presepio pasquale (ovvero miracolo a Bagneri)

Pia Primavera
passando per parrocchia
prega per pandemica pace.
Pratoline, primule, pensées
pianori punteggiano,
pastori, pastorelle
pascolano pecore.
Piangono pentiti peccatori,
palombella piumata
porta per Pasqua perdono.
Paradisiache porte
paiono patenti…
Pimpinella profuma,
pigolano pulcini,
povero poeta passeggia
pavido piangendo…

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Piccole Pratoline.
Pallide Primule,
Petali Pervinca,
Pampini Pendenti nelle Pareti dei Palazzi,
Palloncini Passeggiano nei Prati Pacciamati,
Parole Preziose,
Profumi e Pennellate di Primavera.

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Gioco linguistico

Tautogramma in M

Buongiorno oggi ci divertiamo con un tautogramma in M.

Ecco il mio esempio.

Macabro macaco che macchietti la mia mente. Macera la maschera nella menzogna. Misconosci la maestria della mia magia magmatica. Mangerò macedonie di malizia e ti maltratterò con misture di mandragola. Malsano mandrillo: marcerai nel marmoreo mare miniaturizzandoti.


Ringraziando tutti quelli che amano giocare con la lingua con me e a tutti quelli che diffondono sul loro blog la mia iniziativa

Auguro un buon lunedì

Eletta


Musica – musa melliflua, maga malandrina – manipoli miracolosamente miei momentanei mood melanconici; motteggi magicamente mattinate (di) macumbe mammalucche mixando minuetti, mambo, marce magari (al) mica moderno Moog: meravigliosa mattia.

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E poi… l’amore!/


Mano minuta mescola/
maschi muscoli meravigliati,/
maglioncino morbido/
mostra malizie…/
Magici martellii miocardici,/
maree magmatiche montano…/
Madrigalisti mormorano/
musicando molle/
meriggiare marzolino./

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Marcerai, Marcello, per mari e monti ma minchia ci mancherai. Memoria del mondo mistico menti in modo mefistofelico, in maniera madornale e malcelato motteggio, mirando a motteggiare Marina. Mentre mimi Mario, minuto menestrello, mostri la tua mano con machiavellica modestia. La mercanzia nel magazzino marcisce per mancanza del mercante di morte.

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mi mancano i miraggi, i misteri, la magia, le magnificenze e le miserie, la meraviglia al mondo e la misericordia ai minimi misfatti di molti miserabili. Mentre al momento il mondo è meschina messinscena, è malvagità, è una moltitudine di mosche sulla merda.
ml.

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Malgrado meravigliosi mughetti, mammole e margheritine, il maltempo di marzo mi mette di malumore. Mordicchio un maritozzo mentre mormoro un mantra. Un mostro marino multiforme si manifesta nelle magnolie: é un miraggio : meno male!

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Magnetiche melodie, musiche memorabili
muovano le menti con magia e meraviglia
e medichino molte malinconiche memorie
mandando messaggi che maternamente
minimizzino malesseri e minacce.

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Marzo, Miracolo Matto, Manda al Mondo Mazzi di Margherite e Mammole, Muove le Menti con Melodie Meravigliose, e Macina Mandala Multicolore.

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Magari mi mancasse mangiare: miraggio!
Momentaneamente medito magre mangiate, mirando a minori malesseri: mirabile messinscena! Mimo modestia ma mai miglioro: macino, mastico, maciullo. Me misera, mangiare è meraviglioso, mendico minimi miglioramenti.

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Gioco linguistico

Marzo

Marzo è arrivato quindi per il Giocolinguisticodellunedí propongo un Acrostico doppio a specchio.

MARZO/OZRAM

Ecco il mio esempio :

Mimose e
Anemoni
Restano
Zuccherini
Onusti e
Opalescenti
Zittiti dal
Ritorno di un
Algida temperatura a
Marzo

Come sempre avrete tempo una settimana per inviare i vostri testi che saranno pubblicati qui sotto ⤵️

Buon lunedì

Eletta

Meraviglia!
Aster,
Ranuncoli,
Zinnie
Ovunque.
Orto
Zappato,
Radiosa
Alba
Marzolina.

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Mi Ascolto Renato Zero Ondivagando. Oziosamente Zufolo Refrain Ancheggiando Mollemente.

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Magari
Arriverà
Ridendo
Zio
Oscar,
Ospite
Zelante, o
Ritarderà
Ancora,
Miseramente
ml

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Mese
Affollato di
Rinascite, i cui
Zampillii
Odorosi
Ornano
Zelanti la
Radiosa
Aria
Marzolina

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Mese bifronte/

Malandrino/
Alita/
Rorido/
Zefiro/
Odoroso./
Ondivago,
Zaccheroso,/
Ripropone/
Artico/
Maltempo./

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M*imose,
A*nemoni,
R*ose,
Z*agare,
O*rnano
O*lfatti
Z*uccherini,
R*iempiono
A*lbe
M*arzoline.

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Gioco Gioco linguistico

Abbecedario ordinato

Buongiorno per il Giocolinguisticodellunedí oggi propongo un abbecedario ordinato, nel senso che le lettere iniziali delle parole dovranno aderire perfettamente all’ordine alfabetico stabilito. Senza salti. Sono ammesse anche le lettere straniere per chi lo desidera.

Ecco il mio esempio

Annaspa beato con duemila elettrizzanti favole Giovanni : ha intuito la mentalità naturale opportuna, per questo rimane senza tue ulteriori varianti zuccherine.


Ringrazio in anticipo tutti i prolifici partecipanti e ricordo che avrete tempo tutta la settimana per inviare i vostri testi.

Buon lunedì

Eletta

🍎🥝🍉🍈🍏🍇🍐🍓🍋🍋❤️🥝🍎🍅🍉🍎

Addio banane, ciao datteri, esotica frutta golosa! Ho intenzioni lampanti: mangerò noci, ortaggi, pere, qualche rara susina, tutto unicamente vale zero Kilometri, yeah!!
ml

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Al Bel Chiringuito Dente Esuberante Fanno Ghiotti Hamburger. Impazienti Li Mangiamo Non Omettendo Pancetta e Quant’altro. Restiamo Satolli, Tutti Unti in Viso e Zitti.

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Aspetta buono, caro Davide. È fuori gara, ha incontrato Jack Kerson, la mina nascente, opportunista pericoloso. Qualcuno ricorderà, se temi una vera waterloo, Xii Yang zoppicante.

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Ai  Bimbi  Che  Diffusamente  Esibiscono  Fantasie  Gioiose  Ho  Incessantemente  Letto  Molte  Novelle  Osservando  Preziosamente  Quanto  Ridono  Sapendo  Trarne Un Valore  Zuccherino

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“Andai Ballando, Cantando Dove Erano Fioriti i Girasoli. Ho Intravisto Le Margheritine Novelle Odorose. Poi Questo Rametto Staccai Trovando Una Vivace Zanzara.”

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Pappappero (un addio con sollievo)/
Ascoltami, bellimbusto carismatico:/
Dico è finita!/
Grazie, ho imparato lezione./
Matura, non opto per queruli rimpianti./
Sono totalmente uscita vincitrice, zufolando…/

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Gioco Gioco linguistico

Monovocalico

Buongiorno per il Giocolinguisticodellunedí oggi propongo un monovocalico in A.

Ecco il mio esempio:

Accadrà affascinante

l’acclamata alba

Agata acclarata araba

Ah! Amata alfa.

Ringraziando tutti i partecipanti ricordo che potete inviare i testi fino a domenica e che saranno pubblicati qui ⤵️

Buon lunedì

Eletta

Abracadabra alitava papà Achille accendendo la carta rarefatta che aveva avvolto l’arancia e che adesso stava arricciata a cilindro sul piatto. Aveva attorno bambini attoniti e anche adulti, in attesa ansiosa che s’alzasse in aria l’aerostato di carta. Quando accadeva che s’alzasse (avveniva raramente) erano applausi all’artificio di magia e Achille aveva un’aria allegra ad accorgersi di essere l’autore di un arcano.
ml

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Alla canna dal gas cala la pappa.
Parla gara amara, dà la manata alla palla l’ala.
Vaga la carta ambrata.
L’afa fa a gara tra la casacca bagnata.
La lavanda rasata bassa.
La massa paga.
Passa la gamma malva.

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La mamma: amala!

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La gatta fa cagnara
la capra fa gazzarra
la mamma la strada sbarra
alla calma Anna Clara.
Ma la ragazza par alata
a scansar la malparata:
va a Bra, appagata,
a ballar la bachata.

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Gita antelucana a Punta Chiappa/


Aspra fratta,/
all’alba apparsa,/
ammala alma/
all’amica austriaca.


Ada assonata, Adamo aspetta!/
Albeggia…./
Ascoltami, Ada adorata,/
amica assonnata, assopita:/
Assomigli all’aurora!/
Ardentemente appassionato,/
Attendo… amami ancora,
amami adesso!
Ah… alleviami arsura,
anelante, assetato,
adamiticamente abbigliato,
allucinato, aspetto…

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Anna,
casca dall’ amaca,
attratta dall’ alba ambrata,
scalza,
danza, canta, balla.

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Gioco linguistico

Anagrammar ridendo

Lui se ne andò silenziosamente come una carpa. O forse belando come una capra. Di fatto aveva una crapa bella dura. Lui non aveva una parca saggezza…

Questo è il nuovo Giocolinguisticodellunedí : Anagrammar ridendo. Si tratta di prendere una parola e rivoltarla diverse volte come un calzino per trovare tutte le combinazioni possibili tramite l’anagramma.

Nel mio caso: CARPA CAPRA CRAPA PARCA.

Chi vuol giocare dovrà scegliere una parola e inserirla nel testo anagrammata almeno tre volte. La parola può essere scritta in neretto o trascritta sotto nelle diverse forme.

Tempo una settimana e testi riportati qui ⤵️

Buona settimana

Eletta

China sul foglio scrivo, in PROSA, della SPORA acquartierata SOPRA l’acino ASPRO: unico superstite di un grappolo d’orato ormai ridotto RASPO.
T’ascolto lettore, dici che SPARO sciocchezze… allora rispondo: ma no dai, son solo frivolezze.

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ROMA, AMOR, ARMO, ORMA, MORA, MARO, RAMO
«AMOR mio, andiamo a ROMA la capitale del mondo. Là ci aspettano il Colosseo e il Pantheon».
«Non possiamo andarci. Lascerei un’ORMA evidente! E voglio girare in incognito».
«Allora ARMO il Moro, il nostro brigantino, e partiamo per le isole solitarie dell’Egeo».
Così MARO e MORA, appesi al RAMO, salpano felici verso un mare ignoto, senza visitare ROMA.

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PERSA la PRESA elettrica, uso le RASPE a mano. SAPER modellare il legno è una fortuna, si SPERA venga bene la scultura.
ml


Mi mangio un piatto di RISO con la ROSI mentre gli ORSI ci guardano golosi e IROSI

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“Del resto, quale miglior sorte per il nostro estro ? Un serto in capo o un cielo terso?” ( RESTO, SORTE, ESTRO, SERTO, TERSO)

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ORSA RASO ROSA  SORA OSAR

Mamma ORSA ha comprato la stoffa di RASO colorata di ROSA,
vuole cucire un vestito per la figlia SORA ,
così potrà OSAR di andare al ballo nel bosco.

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Arpista in cucina (anagrammi)/
Petra ha tre ARPE./
Felice assai PARE/
quando può suonare/
i “Tre pezzi in forma di PERA.”/
Di gusti semplici,/
essendo croata,/
mangia la REPA/
e, con le RAPE inacidite,/
come faceva nonnina,/
cucina la jota,/
ottima minestrina!/

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Gioco linguistico

Tautogramma in G

Buongiorno a tutti e davvero complimenti di cuore a tutti quelli che hanno partecipato al difficile gioco proposto lunedì scorso. In particolare un applauso a Silvia Cavalieri che è riuscita a usare tutte le vocali.

Oggi ci riposiamo giocando a un Tautogramma in G come gelo. Ecco il mio esempio:


Gentilmente grata mi genufletto con grazia per la tua galanteria. Giungano giri di gioiosi gesti di gratitudine. Grazie giovane giullare per il giunco di germogli garofani e giunchiglie, giunto. Giacerei in un grande giaciglio a giocare con graziosi garruli gattoni gemelli. Nella gabbia non galoppano gagliardi gabbiani, ma galletti giallastri.

Come sempre avrete tempo una settimana per inviare i vostri testi che saranno pubblicati qui ⤵️

Buon lunedì

Eletta

Gesti di gentilezza, gratitudine e generosità guariscono, giacché non gravano, ma gratificano. Grottesco e grullo guastarsi con grama grettezza

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Gerardo

Gitano gentiluomo,
generalmente girovago giostrando:
getto, ghermisco gentilmente,
graziosi globi giranti galileiani girotondi.
Gioco gare colla greve gravitazione geofisica…
gabbato: guardo giù… glisso gargo;
gratificato: gongolo gigione… ghiotta gloria…
Gnomi gote glabre, giurati gioiosi, giungono,
guardano, giudicano generosamente
generandomi grande gaudio
Giocoliere grato, genuflettendomi grido grazie!

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Gentile genio, mi genufletto in ginocchio guardandoti. Gradite genialate generano grande garbuglio nella gente pel gabbo gravato di generale grossolanità.
Giovanni generosamente garantisce pel genio e gira la gaffe in gioco.
Il genio con gardenie e gladioli grida: «Grazia!»
Germana gradisce i garofani ma ghermisce la gardenia.

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disavventure di un artista da strada)

Ginnico gioco al giullare genuflesso, giravolte gorgheggi e gags, ma gemono le giunture guaiscono le ginocchia gridano grazia le gambe gracili.
Grugnisce la gente a guardare i miei gesti goffi da giocoliere giulivo, non gradisce le gags, ghigna ai giochidiparole e getta sul mio giaccone (steso a terra) grossolani gradimenti in una gazzarra grottesca: gamberetti e gorgonzola, garofani e giacinti, giarrettiere e guinzagli, un gatto giallo che mi graffia su una guancia.
Giaccio gemendo gravato dalla grettezza della gente, giornata grigia senza gloria.
Giungono i gendarmi gridando è Gigi il guitto, il gaglioffo del Giambellino! Il Gran Giurì lo ha già giudicato, lo getteremo in gattabuia.
ml

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Giro gallico/
Gargouille gocciola, /
gorgoglia, /
geme gutturale/
guardando Golfech…/
Giovane garzone gallico/
giocoso guada gora./
Giuliva giramondo, /
guardo (la) Garonnne, /
mi godo giugno/
già gemmante/
gialle giunchiglie./
Gruccioni gorgheggiano…/

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Guido Guarda Gentilmente Giada,
Guance Grassotelle,
Gustano un Goloso Gelato,
Giocano Giocosamente tra Guggiole e Gambette Graziose, Guardano Gerbere Gialle, Gigli e Garofani,
in quel Gaio Giovedì Giulivo…
Germogliano Gemme e Geometrie Graffianti.

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Guardavo gradazioni di grigio ghermire le mie giornate, galleggiavo come Ganimede su Giove, tra il gorgheggio di galassie gentili giostrato dalla gravità, ma giunto alla gola del giorno giurai di
gestire il mio gironzolare con gioia e di gottare il mio galeone gravato dal gocciolio del ghiaccio gelido. Gestendo quel gioco gargantuesco, generai una gazzarra di getti geyser che gettarono
grumi di ghirigori nel gasdotto della mia gioventù. Gettai le gomene, guardai galvanizzato il globo e guadagnai una gru sì da guadare i guai che gauivano nel gozzo, gemendo per il mio goffo giubilo.
Guardavo il grigio, lo guardo lo stesso, ma ora so ch’è giusto un giunto tra la gemma e il germinare.
Arcobalenaio

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Gioco linguistico

Acrostico Novembre

In onore del nuovo mese che arriva per il Giocolinguisticodellunedí propongo un doppio acrostico su NOVEMBRE

Ecco il mio:

N uove

O mbre

V erdeggianti

E stive…

M entre

B ramiamo

R itorni (di neve)

E sausti per l’

E state infinita.

R umori

B ellicosi

M inano

E tiche

V isioni e

O scurano la

N otte

Buon lunedì a tutti e buon gioco a tutti quelli che vorranno partecipare e il cui testo verrà pubblicato qui⤵️

Eletta


Nebbie
Ocra.
Vaste
Esili
Mattutine
Brume
Restano.
E’ novembre.

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Nulla
Orienta
Verso
Est,
Mitiga
Bagliori
Rosseggianti
Estivi.
Eppure
Raggiungo
Brevi
Montagne.
Esangue
Volo
Oltre
Nuvole

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(un) Nuovo
Originale
Viaggio (ci fa)
Emigrare (nelle)
Marche,
Bella
Regione
Entusiasmante

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Nuvole
Ombrelli
Vento
Eventi avversi
(ma) Martino
Benedetto
Riporterà
Estate

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Nella luce tenue del tramonto
Ogni fruscio delle foglie
Vaganti sospinte dal vento
Esprime l’avvicinarsi dell’inverno
Mentre ancora continuano
Bambini a giocare all’aperto
Rincorrendo le loro palle
Erranti sulle strade

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Novembrale doppio/

Nembifero/
Orizzonte/
Vela/
Estenuandolo/
Mattinale/
Bruma/
Rarefatta/
Esangue/
Estivalia/
Rimpiangendo/
Brine/
Marmate/
Evocano/
Vane/
Ombre/
Notturne/

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N*ostalgia
O*ogni foglia mi parla
V*olteggia e si adagia
E*legantemente a terra
M*iracoli d’autunno,
B*isbigli dei boschi che
R*itornano verdeggianti in
E*state.

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Lipogramma in O

Buongiorno e buon inizio settimana a tutti. Per il Giocolinguisticodellunedí propongo un Lipogramma: un testo senza la vocale O come Ottobre.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lipogramma

Ecco il mio esempio:

Mese di acini e rubini, di lente discese ambrate e gialle. Mese di lentezze e intimità silenti. Chissà se qui arriverà la nivea serica bianca neve… a velare di brina e piuma tutte le case e strade…

Avete tempo una settimana per inviare i vostri testi che saranno pubblicati qui ⤵️


Manca la castagna nella selva. La secca dell’estate reca danni. La natura, afflitta dalla scellerataggine umana, ulula la sua disperata pena. Ma la gente, il dì di festa, s’accalca per raccattare una misera manciata.

http://attornoallago.com


Che meraviglia guardare lievi cirri passare sui tetti di Pienza! Navigare nell’azzurrità, trastullarsi fra le antenne, arricciarsi e svanire nell’immensa verde bellezza delle alture senesi!

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Il mese si annuncia con la tiepida calura tardiva. Si cammina nei sentieri alla ricerca dei funghi nati nelle settimane precedenti. La campagna assume la livrea grigia dei campi arati. Il verde dei giardini risplende nella lucentezza della fase lunare.
Evviva! Un grazie a Elettra.

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Senza una lettera sì rilevante, il mese delle streghe sembra una fata. Gli elementi stan tutti insieme per essere al plurale ed evitare quella finale. Ma i verbi, che fatica seguirli! Le serate buie sempre prima, gli alberi sempre più glabri. Le zucche piene di sfumature ferme, senza niente da fare. Quasi l’intera sfera di gesti, se effettuati da più di un essere, richiede applicare la lettera vietata. Invece, se effettuati da un essere maschile, in effetti si rischierà di perdere chi effettua le gesta, perchè richiamarne gli appellativi è da evitare. Quindi la via è il femminile, un femminile. La caduca frutta delle piante, la rubina capigliatura degli alberi che cresce. La cena che riscalda. La strega che si prepara per la festa e ripete la sua preghiera. Che differenza ci sarebbe se per sempre finisse settembre? Sarebbe più semplice rinunciare alla S!

L.


Dana, la cagna da caccia, abbaia abbastanza arrabbiata, sbava saliva, assatanata latra alla gatta ladra. La gatta bastarda, abbrancata a zampa maramalda la salamella dalla grata calda, s’azzarda sfacciata a sbranarla calma davanti a Dana legata alla catena.
ml

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Il lunedì è il dì dei passatempi linguistici di Eletta*
ci aspetta per scrivere anche se è difficile un tema senza le lettere cerchiate
per imparare nuovi lemmi senza la sfera perfettina
per aprire la mente
niente premi o medaglie
semplicemente divertirsi e svagarsi in allegria.

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A Marcella Ceresa/


Bisava mia negletta,/
Marcella detta Lina,/
appari nelle nubi /
a sera e di mattina./
Trapassi la mia anima/
di sguardi e di carezze,/
hai veste nera e triste,/
ma rechi a me speranza/
di estrema luce eterna./

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Finalmente è iniziata la stagione dalle mille tinte calde, amata da tanti.
Anche a me piace, ma mi sembra che trascini con sé anche un’infinita struggente mestizia.

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Gioco linguistico

Lipogramma in N

Buongiorno per il Giocolinguisticodellunedí oggi propongo un Lipogramma in N come nuvole. Che arrivino dopo tanto sole, ma siano clementi…

Lipogramma :

etimologia del lemma, che deriva dal greco leipo, “che manca di, e gramma, “lettera”, è un testo nel quale viene intenzionalmente omessa una lettera, nel nostro caso la consonante N.

Ecco il mio esempio

Ecco arriva velo di seta grigio. Compare dietro il profilo della sera. E porta pioggia leggera e soave per terre aride e assetate.

Avete una settimana di tempo per giocare e i vostri testi saranno riportati qui ⤵️

Buon lunedì a tutti

Eletta

Che pazzerelle idrometeore!
provo a fotografare il famoso cielo a pecorelle; morbidi batuffoli giocosi; quella curiosa forma a scacchiera;
prima che arrivi la pioggia ad irrigare la terra e i fili d’erba; o addirittura il grigio temporale.

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Davvero quei fiocchi grigi… pioggia o temporale? È meglio quella fresca pioggerella che toglie la calura dall’aria piuttosto che quel temporale sgarbato che produce guasti.
Guardo verso l’alto e le vedo passare veloci: forme bizzarre.

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Adorabile: ti stuzzica, ti attira, ti titilla, ti ispira. Lo trovi irresistibile, ricco e dolce, morbido, goloso e colorato, irresistibile. E poi soddisfa il tuo palato. Lui : il gelato!

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impresa
Quella lettera è brutta ed è pure zoppa della terza gambetta.
Giusto, dobbiamo trascurarla, oscurarla, esiliarla dal resto dell’alfabeto, seppellirla sotto strati di frasi prive di lei.
Davvero si può fare?, mi chiede preoccupata la figlia di mia figlia.
Certo, piccola mia, basta procedere circospetti, ad occhi aperti perché quella brutta lettera si cela dove magari sei già passata, come la tua setter dietro al cespuglio di rose selvatiche a farti paura. Verifichiamo le parole già scritte e quelle del primo futuro: ecco è tutto a posto!
NoNNiNo sei graNde!, dice lei e mi applaude.
Ahh, piccola sciagurata, hai distrutto il lavoro che avevamo fatto! E ora chi ha voglia di rifare tutto da capo?
PerdoNo, NoNNo, NoN soNo stata atteNta coN la eNNe. Iniziamo di Nuovo.
Basta, piccola peste, è meglio che vai a giocare altrove.
ml

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E’ settembre: l’aria si è fatta più fresca
e il sole sembra brillar felice e soddisfatto
Vorrei che pur la vita fosse più fiabesca
e col dolor evitasse per tutti qualsivoglia impatto.

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Fuggita pria che albeggi (lipogramma in N e M) /

L’aurora palpeggia/
il tuo viso adorato…/
Vorrei essere io/
quel tal raggio dorato,/
vorrei essere io,/
respirarti, toccarti/
e svelare il sorriso/
dalle labbra occultato,/
sussurrarti parole/
alle orecchie distratte,/
carezzarti sul cuore,/
obbligarti a capire/
e gridare e sgridarti,/
dirti: “Presto, ti aspetto!”/
E tu, desto, girarti/
a cercare quel corpo/
che felice facesti,/
che di sera tradisti./
Ora vuoto ti irride/
freddo e triste, del letto, /
alla destra del tuo,/
quel bel piccolo posto/
che di seta vestiva/
illusorie bugie/
e precarie bellezze.

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