
È stato veramente brutto stamattina trovare – come primi due articoli del quotidiano online – due femminicidi.
Uccidere la propria compagna che è incinta di sei mesi è ascrivibile a un doppio omicidio: ammazzi lei e ammazzi il bimbo che porta in grembo.
Ho provato, essendo madre, la meravigliosa sensazione dei primi calcetti nella pancia: dentro il tuo corpo un’altra vita scalcia, si muove, ti dice: esisto, ci sono. Una sensazione bellissima.
Se è già inammissibile e orrendo chiedersi come si fa a uccidere la propria compagna, è ancora più osceno e inammissibile chiedersi come si fa a uccidere una donna incinta.
Non ci sono più parole per questi uomini malevoli malati di narcisismo patologico. Che passino tutta la vita in carcere a riflettere, se riescono.
Davvero, non esistono le parole per definirli
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totale mancanza dell’ Amore… per la vita… per le vite altrui…
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Buongiorno Cinzia, purtroppo sí…
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davvero, è stato terribile, oggi quando hanno fatto vedere lo strazio della famiglia ho pianto anch’io, che brutte cose che capitano in giro! ☹☹
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Che dolce che sei. Buona giornata caro Max 🌷
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🖤🖤🖤
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Quando la vita non significa nulla , salvo salvare la propria , non vi puo’ essere alcun riguardo al fatto che fosse incinta. Ma al pari del bambino che portava in grembo c’ era la sua vita che e’ stata tolta. E questo ha un valore assoluto. Che include ogni cosa . Indipendentemente dal fatto che fosse incinta.
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Il paradosso del poter dare vita (in cooperazione) e preferire di toglierla, persino togliersela…
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Davvero Davide 🖤🖤🖤
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Certo. È il più 1+1 🖤🖤
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🖤🖤
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