
Ti porto via dai ruggiti e stremiti
nell’angolo segreto
di nuvole e piume.
Starai accoccolata
tra celestiali gioielli
Ti porterò
dove i pini sono coni solidi
verde profondo denso
tra i rubini e zafferano
Ti porterò
dove sorgono
le ultime fiammate
di questo autunno greve
Ti porterò via
dal ridicolo girotondo delle noie e discussioni
dai litigi infantili per il giocattolo rubato
E
voleremo verso le radure
dove abitano le anime sensibili
Ti terrò stretta con un soffio di tenerezza :
– per la tua aria così esausta e sgualcita
per l’assalto dei piccoli draghi
e cerberi la notte
per il ghigno delle Moire
con le lame taglienti
– e il fantasma gelido e silenzioso –
che s’aggira con la pronta lama.

16 risposte su “Ti porto via”
quanta tenerezza e immagini liriche! bella sì
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Grazie 💓
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La tua anima non ha da temere.
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No, buona serata ☺
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Bello
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Lo penso veramente. 🙂
Buona giornata, Eletta.
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Che dolce ☺
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che sono gli stremiti?
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Deriva da stremire= atterrirsi spaventarsi…
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Versi di chi è atterrito
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Talmente belli questi scatti che spesso faccio fatica a capire se siano veri o se siano acquerelli!
Riconosco solo grazie alla tua didascalia, se no starei ore a studiarci sopra! 😅
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Sì, sono davvero pittorici. Grazie Giselle e una serena serata 💓
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Anche a te, Cara Eletta! 😘
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[…] Ti porto via […]
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bellissime parole, una poesia profonda e dolce allo stesso tempo, complimenti! 😉
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Grazie 😉☺
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