Telepatia

Immagine fotografica di Eletta

Salgo al lago. Trovo la proprietaria del rifugio finalmente aperto e facciamo due chiacchiere. Le dico: – Finalmente ci rivediamo e finalmente rivedo questi paesaggi perduti.

Mi risponde: – Eh, sì e pensare che c’è gente che soffre per i centri commerciali chiusi.

Sorrido. È esattamente quello che ho pensato io. Telepatia.

Nessun giudizio sui gusti personali, se fossero personali e non indotti. Non posso credere che “naturalmente ” una persona possa pensare che le manca il cemento, le luci artificiali, la musica rumore e le “cose” nelle vetrine.

Posso pensare che non c’è altro, purtroppo, per molti. Per molte famiglie che hanno passato, in epoche normali, il sabato e la domenica a spasso in un centro commerciale felici di consumare tutto l’artificiale.

Bisogno indotto. Non naturale. Bisogno consumistico stupido perché induce desideri futili inutili e mai soddisfatti e soddisfacenti: prendo un oggetto e, subito, me ne manca un altro.

In questo periodo di emergenza nazionale e lockdown, in questo periodo di negozi chiusi e consumi ridotti chissà se qualcuno scoprirà il bisogno di stare in mezzo alla natura. Di respirare odore di resina ed erba di fiori e muschio o di sabbia e onde saline…

Chissà se, per ora all’interno della propria regione, qualcuno dirà: – Oggi voglio riveder le stelle e le stalle, le mucche al pascolo, le farfalle, le conchiglie, voglio sentire l’odore del mare anche solo per passeggiare…

Dopo tanto tempo chiusi nelle case e negli appartamenti, forse verrà proprio voglia di paesaggi e aria pulita e non condizionata. Forse qualcuno scoprirà che è meglio stare in natura, che tra quattro o quattrocento mura.

21 pensieri su “Telepatia

      1. Lo spero proprio! Per ora mi devo accontentare del profumo del gelsomino del terrazzo dell’inquilino a piano terra, c’è chi non ha neanche quello.

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  1. Ma meglio se chi si lascia condizionare rimane nei centri commerciali. Pensa se il bosco il sabato pomeriggio si riempisse di tutti quelli che andavano a fare shopping. Sarebbe orribile.

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  2. Spero, invece, che continuino a deprimersi tra grigie mura di cemento: non saprebbero godersi la natura senza “contaminarla” ulteriormente con la loro infestante presenza.

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    1. Siete più tranchant di me! È vero. Chi ama il cemento pare incompatibile in un ambiente naturale. Come qui quando frotte di turisti estivi vengono nel verde boschivo con gli stereo a palla! 🤐😨 buona giornata Vittorio

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    2. Si scrive “contaminassero”.
      E comunque la natura è di se stessa: non è né mia né tua.
      L’erezione mi verrebbe solo in caso di estinzione totale dell’umanità, ma un sogghigno posso lo stesso riservarvelo.

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