
Apri i tuoi rami ambrati
e le inseparabili ciglia
– così nere d’inchiostro.
Caccia ogni debolezza
nella nera tenebra
tra l’erba che rinasce
– così sempre rinasce –
sotto le macerie
e i pesanti passi.
Danza sui prati
come un piccolo insetto
sul fondo d’oro
– dimentica
gli sciami di spilli
e le soffocanti teche –
Fatti spuntare ali di rugiada
sotto la costellazione del gelsomino.
Vola come una ghiandaia calligrafica
e componi versi leggeri
come fronde di nubi.
Perdona la tumultuosa febbre
e l’affanno:
fatti capanna del cielo.
Bellissime: parole ed immagine. Grazie.
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Grazie Neda 🐞💓
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Wow, che senso di fusione panteistica!
Molto ispirata, complimenti 😀
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Grazie Davide, mi fa davvero piacere 🐞
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Splendida!!!
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Grazie Giuliana 🐞💓
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