( Immagine fotografica di Eletta Senso )
L’orto è anche un luogo di socializzazione. Essendo all’esterno della casa, e confinando con le abitazioni vicine, diventa uno spazio d’incontro.
Oggi ho piantato la verdura e le aromatiche sotto gli occhi di tre vicini. Una signora che ha già un magnifico orto é venuta a vedere se tutto procedeva bene. Stasera che ho nuovamente innaffiato ( adoro i giochi di luce dell’acqua vaporizzata tra i raggi del sole calante ) sono tornati i due signori arrivati stamattina per fare due chiacchiere.
E poco fa mi é stato donato un pezzo di pane cotto nell’antico forno comune.
Sono questi piccoli gesti di cortesia a inaugurare i primi giorni di giugno.
A volte gli sconosciuti e i vicini di questa piccola comunità montana sanno dare più calore di chi dovrebbe esserti vicino. Amara verità.
Una piccola comunità è anche questo. Pensare che prima abitavo in una specie di residence con numerose unità abitative e conoscevo tre persone su trenta.
L’orto non ha porte chiuse e respingenti, come gli appartamenti 😉
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Eh, sì: è esposto all’aria al cielo agli sguardi 😉
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