( Fotografia di L. )
Aveva l’anima tutta guarnita di nervi e simpatie. A pelle valutava la conformità o l’eccentricità del comportamento. Poi ascoltava i rintocchi dell’approvazione e si faceva anfora verso le anime belle.
Le anime belle erano sempre in ricerca. Mai paghe di conformità e banalità.
La rigidezza è già morte – questo il principio.
Le anime morte avevano vesti sonnifere e vaghe. Senza accenti e picchi. Vagavano senza emozioni. Piattamente aderenti agli steccati mai solidali.
Così Ella cercava instancabilmente nell’atmosfera da serra soffocante il guizzo cristallino di anime belle. Allora rovesciava lo specchio e con loro ballava sulle spumeggianti soglie.