A volte

A volte la vita ci mette davanti a un bivio.

In gioventù sono stata impulsiva. Ora, con l’età avanzata, preferisco riflettere e scegliere con un briciolo di consapevolezza e di calma interiore.

Per procedere e scegliere dove andare, occorre sapere in che punto siamo, prima del bivio. Capire cosa ci muove e cosa desideriamo. Io desidero stare bene con me stessa e con gli altri. Non desidero più conflitti.

Quando ci si trova davanti a un bivio la mente è in agitazione. Pensieri continui si affollano. Farei bene a fare così o così? Farei bene a scegliere la strada a destra, a sinistra oppure procedere al centro?

Ieri sera leggevo un libro, tra i tanti che ho, preso a caso e aperto – volutamente – a caso. C’era scritto di ascoltare il cuore e meno la mente.

Tu lasciali dormire i tuoi pensieri… Così, a memoria, un verso della poesia di Patrizia Valduga.

Ascoltare il cuore. Non dare solo retta al groviglio dei pensieri che generano ansia paura preoccupazione dolore.

Per ascoltare il proprio cuore occorre fare silenzio. Tacitare tutti i pregiudizi e preconcetti. Non dar retta ai consiglieri opportunisti che non calzano le tue scarpe. Sei tu, e non loro, a dover decidere della tua vita. Ora. Ora. Ora.

Situazione complessa, non facile.

” Esaminando il flusso dei pensieri con la consapevolezza incontriamo la nostra colonna sonora interiore: man mano che scorre, diventiamo di volta in volta l’eroe, la vittima, la principessa e il lebbroso. Nella nostra testa c’è un’intera sezione dedicata all’arte drammatica, e il direttore del casting assegna indiscriminatamente i ruoli: dittatore interiore, giudice, avventuriero e figliol prodigo con legittimazioni e declassamenti.

Come scriveva Anne Lamott: La mia mente è un quartiere malfamato, cerco di non andarci da sola.

Da: Il cuore saggio – Jack Kornfield

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