Nel cammino capita di ri-trovare luoghi dove gli incroci ti hanno portato un tempo. Eri lí, eri lí. Vedi il magnifico cancello di ferro battuto, intravvedi il magnifico parco con l’arco verde e lo sfondo azzurro del lago e sai che in un segmento della tua vita potevi essere dentro: padrona e signora.

Capita talvolta, per una giravolta del Fato, di essere o di qui o di là della linea di confine. Può essere un muro o una cancellata, un recinto di alte siepi che protegge la proprietà. Per un gesto di dadi gettati sei improvvisamente o dentro o fuori. La bellezza e stranezza del gioco fatale è non sapere mai, in anticipo, dove veramente saresti stata felice.
Cammini e sfiori con gli occhi i luoghi: sai che un tempo sei stata dentro, dentro il confine, nello spazio della Signoria. Eri una domina che dominava il parco, la piscina, il tennis. Ora sei fuori, cammini lentamente con uno zaino in spalle. Forse più libera e più felice.
Non è detto che stare dentro ti abbia donato pace, solo un effimero senso di potere. Il potere di chi sta nel recinto e può guardare quelli che camminano fuori con lo zaino in spalla. Il prezzo è la clausura nelle cento stanze a piangere lacrime amare.
Solo questi salti di prospettiva ti pacificano. Ormai sai che non è l’altezza e l’ubicazione della dimora a renderti felice. Puoi avere il parco con la darsena privata e il giardiniere e sentire il vuoto che ti appanna gli occhi. Puoi non possedere nulla ed essere in profonda pace per quel poco che vedi, e non possiedi, con gli occhi limpidi.
Quando la clessidra si rovescia, quel che scorre – da una parte o dall’altra – è solo finissima impalpabile sabbia.
Esiste un unico luogo dell’esistenza in cui si possa essere felici, ed è quello che ci appartiene. Difficile, però, avere la lucidità di distinguerlo fra le attese e le prospettive che ogni giorno ci invadono la mente…
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A volte la vita, almeno così è per me, ci pone davanti un piatto ricco di scelte e opportunità. Scegliere di essere di qui o di là della linea di confine allora diventa anche scelta di vita e percorso.
Grazie del contributo
Buona giornata
Eletta
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Credo che nel tuo caso sia stato solo più evidente, ma ogni singolo istante della nostra vita ha in sé una scelta
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Anche questo è vero, però ci sono momenti topici. Ciao😊
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Sono in linea, una volta di più accumulare per “avere” non significa nulla, nel profondo lascia uno smarrimento incolmabile. Mi piace l’idea di rovesciare la clessidra
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Grazie Paola è piacevole essere in linea con te e con altri che scelgono di essere fuori dal confine.
Buona giornata 😊
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Hai mai deciso un cambiamento tirando una monetina ?
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Forse no, ma potrebbe essere interessante.
Ciao
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Bellissima la chiusa (a me della clessidra ha sempre angosciato quella strozzatura perfida che stringe come un laccio il tempo ma non lo rallenta)
Certo non e’ detto che ricchezza e felicita’ stiano sullo stesso versante, ma quel parco che degrada fino al lago mi attizza assai!
ml
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Era davvero magnifico ma la libertà di più. 😁
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