Tu che non sai
La fame che mi prende
Quando il mio magro corpo
È in cerca d’assonanze
Come di prelibati cibi
Di traboccanti versi
Di ritmi asimmetrici e scarti di parole.
Cadute verticali
Con
Improvvise
Vertigini.
Nulla mi quieta
Come l’universo verbale
Che decifra la vita
nell’onda musicale.
Il concerto
dell’anima vorace di E.S.
pseudonimo di schermo
in rifrazione prismatica
lo specchio
immagini impresse nella pelle
gli affilati segmenti del corpo
attanagliato nel comodo
vestiario d’epifania.
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Meraviglioso grazie 🐞🌷🌸🐞
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Parli di scrittura ma c’e’ sensualità in questa fame di assonanze e di ritmi asimmetrici.
ml
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Massimo, attraverso le tue pedalate di ieri e di oggi e con lo sguardo alle previsioni delle gambe, non ti perdi mai niente. Eroico ciclista, e, acuto lettore.
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E voi simpaticissimi lettori Massimo e Transit. Una femmina sensuale non può fare a meno di essere sensuale anche nella scrittura. L’etichetta al mio post è: Amore. Trovo la scrittura a volte davvero erotica.
Grazie del passaggio e buona serata
🐞🐞🐞
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Wow❤️Beata la persona a cui è dedicata..
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Dolce Lucia vedi sempre il buono 🌷🌸🌹
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Fame nell’anima, fame nel corpo e nella mente.
Un bel componimento: complimenti di cuore.
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Grazie Neda sei gentile 🐞🌷🌸
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L’ha ribloggato su gilgiov.
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