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Greta e l’ambiente al tempo del coronavirus

https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2020/08/31/news/perche_ci_siamo_dimenticati_di_greta-265874546/

Stamattina mi è piaciuto questo articolo di Riccardo Luna: dopo questo weekend di tregenda riflettere sul tema ecologico non fa male.

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Ecologia

Spazio scrutato e inquinato

Non mi capacito mai abbastanza di quanto gli umani siano stupidi.

Mandiamo sofisticate navicelle spaziali a controllare e conoscere le rughe di Marte, ma non abbiamo ancora capito come rispettare il nostro spazio vitale: la Terra.

Abbiamo isole di plastica negli oceani, ultimamente una ennesima petroliera si è spezzata versando oro nero nelle acque cristalline delle Mauritius, sappiamo ormai come dato certo che le micro plastiche entrano nei pesci che noi mangiamo e, ancora, ci sono degli imbecilli che lasciano rifiuti in spiaggia come se fossero discariche?

Nel piccolo il grande. Cominciamo dai nostri piccoli quotidiani gesti. Anche qui, in montagna, l’arrivo dei turisti lascia una traccia di piccoli rifiuti sui sentieri: una lattina qua e una mascherina là. È vero: non ci sono cestini. Mettere cestini sui percorsi e sulle spiagge aiuterebbe. Logicamente ci vorrebbero addetti alla raccolta e allo svuotamento. Si possono trovare.

Dipende quanto valore diamo al nostro ambiente. Quanto siamo disposti a investire sul decoro del nostro territorio nazionale che si basa, anche ora nel tempo del corona virus, sul turismo.

E poi, dopo tutti i movimenti ambientalisti, possibile che non abbiamo ancora capito che è doveroso e non facoltativo portarci a casa, per deporlo in un apposito cassonetto, il resto del nostro picnic?

Un piccolo gesto che sicuramente non salverà il pianeta dallo schifo totale dell’inquinamento ambientale. Ma un gesto civile etico che segna la direzione. Un gesto pulito e non uno sfregio.

https://video.repubblica.it/edizione/bari/gallipoli-scempio-sulla-spiaggia-di-lido-pizzo-qui-chili-di-rifiuti-dopo-ogni-feste/365693/366245?videorepmobile=1

P.s. ” Niente di ciò che accade è senza effetto. Se getti un sasso in uno stagno l’universo non è più identico a com’era prima”.

Da: Il filo del rasoio – W. Somerset Maugham

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E arriva

Rielaborazione grafica di Eletta

Oggi arriva la prima ondata di freddo. È giusto. Ieri, andando a piedi dalla parrucchiera ho pensato: sembra di essere in pieno agosto. Troppo caldo anche qui sopra i mille.

Mi fa davvero male vedere quello che noi uomini abbiamo fatto e continuiamo a fare al nostro pianeta. Ultimamente vedo il telegiornale su Rai Uno che dedica sempre una notizia finale ai cambiamenti climatici. Ghiacciai che scompaiono o si ritirano, livello del mare che si alza e inghiotte coste atolli e tra poco anche città, foreste amazzoniche incendiate, pozzi petroliferi bombardati, nubi tossiche, mari inquinati… santo cielo.

” L’offesa del paesaggio ( non a caso Salvatore Settis lo definisce “il grande malato d’Italia ) inquieta anche chi si occupa di salute mentale. Essa, infatti, non riguarda solo la forma del paesaggio e dell’ambiente, e nemmeno solo gli inquinamenti, i veleni, le sofferenze che ne nascono e ci affliggono, ma chiama in causa un complessivo declino delle regole del vivere comune e la stessa concezione dell’umano”.

Da: Mindscapes di Vittorio Lingiardi

Ieri dicevo a una persona: È sempre e solo questione di equilibrio e misura. L’uso o l’abuso della terra acqua aria. L’uso o l’abuso degli animali.