Verità o bugia

Hieronymus Bosch

Ho avuto una interessante con- vers -azione anche se a distanza con

https://riversamente.wordpress.com/

relativamente al tema: qui, noi scrivani o scrittori così detti o poeti siamo veri?

Qui, dove appare solo la nostra emanazione attraverso la scrittura,  passa la nostra vera anima, quel che siamo? O, invece, passa la maschera, la finzione?

Ritengo che chi scrive lascia comunque una traccia di sé, anche se scrive di temi lontanissimi dal proprio sé. Per chi sa leggere c’è sempre traccia dell’anima di un autore.

Devo averlo già scritto forse perché stavo leggendo le interviste a un maestro come Borges. Non ricordo.

Probabilmente qui passa solo la parte migliore perché depauperata dalla corporeità, dalla voce, dai gesti, dall’odore o profumo. Cioè da tutto quello che cade sotto i sensi.

Qui siamo solo voci che gridano nel deserto, non siamo corpi, non abbiamo sguardi, non è possibile toccarci.

Cambierebbe la percezione di Eletta Senso in presenza? O di Massimo Legnani? Tanto per citare qualcuno…

Io credo di essere me stessa qui, anche se nascosta sotto un nickname, un alias.

Che ne pensate?

Siamo veri o falsi qui?

Jorge Luis Borges   – Inchiostroneroweb https://share.google/xaTfEJ1re0jOhHjjR

http://Reencuentro – Inchiostroneroweb

Ho cercato ma non ho trovato il link in cui Borges parla in un’intervista del tema… Comunque.

Pubblicato da Eletta Senso

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Amo leggere scrivere disegnare fotografare amare.

13 pensieri su “Verità o bugia”

  2. Siamo veri o falsi merita una bella riflessione.
    È vero che il contatto visivo può far capire molto della persona che davanti a noi oppure altrettanto si può dire di me. Lo stare dietro uno schermo a distanza, lo scrivere ignorando quello che visivamente si potrebbe mostrare può nascondere dietro un velo il nostro essere. Tuttavia le parole usate, il tono della prosa non possono tradire quello che siamo.
    Potrei anche scrivere qualcosa che non penso ma di certo sarei smascherato al prossimo post, perché la mia vera natura non può essere sempre coperta da parole non sentite.
    Chi sono? Come sono? Credo che sono quello che scrivo la miglior cartina al tornasole.

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    1. Sono d’accordo con te. Io sono quello che scrive Eletta. Il mio Ethos la mia anima e ricerca è lì. Poi uno che mi legge può immaginare qualsiasi corporeità perché non metto immagini personali. Ma se piaccio in ciò che scrivo bene. Se no uguale.
      A mio parere “esce” quello che siamo più qui che altrove.
      Grazie per la tua bella riflessione.
      Buona serata bear.
      🌹

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  3. Siamo veri e siamo falsi, perché anche il sorriso, lo sguardo, la gestualità, l’atteggiamento del primo incontro è falso e vero insieme; quando scriviamo siamo il vero e il falso insieme, perché vorremmo scrivere altro ma poi scriviamo una realtà che esce da noi, con le contraddizioni e la sorpresa. Ecco, quando ci sorprendiamo allora siamo davvero tutti autentici. Lì ci giurerei.

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  4. Credo che ci sia più verità qui sui blog che nella vita reale. Nel senso che dietro un nickname si finisce per essere molto più sinceri che in presenza. E soprattutto nella scrittura, prosa o poesia che sia, si esprime l’anima dell’autore, la sua vera essenza.

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  5. Tema complesso… Penso che probabilmente ognuno, chi più e chi meno, abbia delle sfaccettature di personalità e in ogni luogo e circostanza si evidenzi solo una parte di noi e anche che chi ci inconta, dal vivo o per altre vie, possa percepire sfumature diverse, secondo il proprio sentire, anche alcune che noi non riconosciamo. E se a volte appare una maschera fa parte anche quella di noi, anche se magari è solo come ci piacerebbe essere ma nella “realtà” non riusciamo ad essere, e forse è un bene che in qualche modo riusciamo a mostrare anche quella.
    Spero di non aver ingarbugliato troppo i pensieri! 😅
    Saluti 🙂

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