Babu

Questo è un ritratto che ho fatto a Babu. Potrei scrivere un libro su Babu. Sarebbe un libro comico. Grottesco.

Babu era Barbablù. Io stavo nella sua villa con tante stanze buie. Piene di tende pianoforti pianole scrivanie salotti e salottini.

L’ho conosciuto tornando da Brera in treno. Avevo un dito steccato e vestivo ottanio. Sono stata io a volerlo rivedere.

Di Babu potrei scrivere i capitoli:

Quando mio padre, giocando, lo fece cadere da un ponte nel fiumiciattolo

Quando gli feci lo scherzo di fargli trovare in casa la sua fidanzata triestina

Quando guidava sbronzo senza mani in autostrada

Quando è venuto a cercarmi col colbacco da Mosca

Quando è arrivato con una incredibile auto gialla a dirmi che aveva una figlia e io non gli ho creduto

Quando ho saputo che era morto a Mosca, lasciando moglie e figlia.

Babu era plurilaureato e aveva vissuto per anni a Londra, Hong Kong e Mosca. Era cittadino del mondo. A suo modo istrionico e folle.

16 pensieri su “Babu

      1. Io non mi sono mai sentita normale, (a causa di una vita randagia). Un po’ ho invidiato le persone regolari, tranquille, con le loro certezze, probabilmente mi manca la genialità di Babu, ma almeno ora con l’età mi vado bene così 💕

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