Materia fisica e corporea

Con quali cosce e natiche avrai cibato il tuo IO voyeur… così affamato di arditi sguardi ed estremi bilanciamenti tra scollature e fondoschiena. Nessuna seduzione misurata per perverse menti. Là, con le brasiliane, c’era  materia fisica e corporea. Non servivano lezioni snob.

Ti bastava toccare solamente con lunghe occhiate. Se le mani erano impedite dal bon ton ( dell’impugnatura di forchette ).

Lasciato a casa il nominalismo, il delimitare, il concettualizzare, l’astrazione e la costruzione, la ragione. Nessuna perturbazione nel tuo lento rimpallo sulla spiaggia rossa cerebrale.

Nessun cronometro, cronografo, tempo convenzionale. Insolitamente attento a lanciare un filo che non raffreddi troppo la distanza tra bollenti balli e l’algida sconosciuta.

Sul comodino sotto la catasta intellettuale covava una languida materiale voglia corporea.

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