Ritrarre

Acquarello dell’autrice

In Accademia ho passato ore e ore a ritrarre e ad essere ritratta.

Ore immobile seduta su una sedia. O in piedi.

Ore con il pennello o la matita in mano a guardare e vedere le proporzioni per ritrarre una persona.

Non ho mai pensato all’etimologia della parola: retrahere ” significa anche tirare indietro, allontanare, distogliere”. 

Mi ha richiamato questo ulteriore significato un articolo di Vincenzo Trione.

“Il ritratto non è calco, nè apparenza, ma strategia per esporre la presenza … al rapporto con sè”.


Noi ricordiamo una persona quando non l’abbiamo più davanti agli occhi.

I migliori ritratti, anche in Accademia e nella mia esperienza pittorica, non erano quelli dove l’altro era così come appariva, ma così com’era.

Non solo occhi naso viso capelli corpo arti ma anima, carattere, spirito, personalità, energia. 


Un mio amico artista faceva emergere con piccoli tocchi i tratti caratteristici di una persona dal bianco latteo informe.

Nulla permane dell’apparenza perché siamo impermanenti. Solo una scia di profumo. Una sensazione impressione…


In questa epoca di selfie e immagini fotografiche istantanee che vorrebbero immortalare una realtà, fossilizzarla, renderla eterna ricordarci che non è possibile trattenere le identità è comunque una bella riflessione. 


Almeno per me.

21 pensieri su “Ritrarre

  1. Bello questo acquerello perché fare un ritratto con questa tecnica è assai arduo. Comunque è un’ottima riflessione la tua. Ritrarre significa estrarre quello che c’è dentro nel soggetto.

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  2. Bello Eletta, molto, mi sta tornando la voglia di disegnare, a matita, perché fin da piccola usavo quella, poi come spesso faccio ho lasciato, ma riprenderò, anche se non sono brava, ma basta autogiudizi, lo farò per me, anche perché concordo che in un momento di digitalizzazione anche delle immagini, le mani possono fare altro, che se anche non fosse bello ha un valore, è nato da una testa e una mano umana.🐈💖

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