Mosaico

Paul Klee – Il parco

Raccolgo le tessere

per comporre il tutto

ma ogni rettangolo

è frammento e ritaglio.

Non c’è composizione composta

nel velo ondoso

della superficie

– tra intriganti ombre.

Dovrei lasciare

che tutto voli via

come polvere cromatica

di un mandala.

Che tutto si sciolga

e se ne voli via

– uragano

di vento e disordine.

Dovrei stare come Ofelia

coperta dalle ninfee

e lasciare che l’acqua scorra.

5 pensieri su “Mosaico

  1. Leggo la tua e poi questa di Francesco Palmieri, che riporto.
    Perdona la presunzione, sbaglierò, ma al mio sentire avverto una specie di assonanza, un moto d’anima che accomuna.
    “ci si deve arrendere
    al gelo dei risvegli,
    al vuoto abracadabra
    che non trasforma nulla,
    al niente di preghiera
    che si sperde in cielo
    (e li ricordi tutti
    i giorni dell’attesa
    quando la pioggia ai vetri
    era un bussare d’angeli
    e l’universo intero
    una sinfonia di trombe)
    ci si deve arrendere
    alla logica del fuoco
    che consuma e incenerisce,
    al tempo inesorabile
    che infine dice il vero
    e allora fai uno squarcio
    fra costola e costato
    il cuore negli scarti
    e nel torace un sasso.”
    [dalla raccolta inedita “Frammenti”, n. 35]

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