Feste

Non amo le feste per l’obbligo sotteso. Il dover essere buoni e festosi. Le chiassose pubblicità inutili e mielose. Tutta questa finta bontà zuccherina.

Preferisco il lento cammino e la fatica dei piccoli e quotidiani silenziosi gesti di intima trasformazione.


Il tempo che vive in ogni attimo senza scampanellii e artificiali luci.


Il lume fioco di un cero.

La strada dura e rosa del mattino.

Uscire dalla palude del sogno con le scarpe bagnate. Lasciare impronte che la neve lenta cancella.

Lo smalto inscalfibile di ogni attimo.

8 pensieri su “Feste

  1. Sono d’accordo, anche se ora, con i nipotini, le feste hanno ripreso la vivacità e l’atmosfera dei loro occhi increduli e felici. Quanto ai regali, da tempo (a chi capisce) una donazione a un progetto che apprezzo. Soldi meglio spesi

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  2. Le feste, spesso “obbligatorie”, specialmente se si appartiene a una famiglia numerosa. Invecchiando se ne sente il peso e la costrizione che rende ipocriti per non dover mostrare il proprio cinismo. Io mi sono isolata, non mi sento più obbligata a invitare o a accettare inviti. Faccio solo un piccolo presente, un biglietto di auguri con decorazioni a chiacchierino alle persone più intime. per tutto il resto è silenzio.

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