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Quando tessi
infinite trame
– le tue sinuose parole –
e m’avvolgi
– le suadenti spire –
nella prigione verbale.
Senza respiro
mi rannicchio.
Parlami ancora.
Non parlarmi più.
Quando disponi
– a ventaglio –
nude verità:
cosí nitide
– contro il fondo oscuro
della mia povera
mente vacillante.
Tu lo sai
che la mia mente è vacillante.
Inutilmente mi proteggo
chiudendomi
con la chiave del razionale
perché ho paura
delle tue lucenti
lame.
Dentro.
Così in profondità.
Creo
– come puerile difesa –
una corazza arcaica
e spengo la luce.
Chiudo la testa
nell’abbraccio
per non sapere
né vedere
altro che il nulla.
Chiudere occhi e mente per difendersi. Qualche volta è l’unica possibilità
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Già buona serata 🤗
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