Il fardello più pesante

Mi annoia la banalità

le persone distratte: sempre concentrate solo sul proprio dilagante Ego.

Sto bene? Sto male?

Puoi modificare tutto il puzzle mischiando le tessere manco si accorgono.

Persone già stanche di nostalgia con i piedi riversi nella melma del passato.

Non si accorgono di nulla che piova fuori dal piccolo cerchio del loro territorio personale. Il piccolo giardino zen che curano con dovizia maniacale.

Nessuna interferenza informazione intersecazione con altro fiato sangue vita.

Neppure ti guardano negli occhi: zombi assuefatti all’ultima droga: menefrego.

E metto a dormire i miei pensieri.

Nessun sussulto segno di vita. Sentimento.

Attaccati al biberon dello schermo. Fissi allo specchio.

Narcisi annegati nella loro misera pochezza.

Mi annoia la banalità. La vita senza sussulto: come la morte.

“Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato”.

Eugenio Montale

Il fardello più pesante è esistere senza vivere.

Victor Hugo

Pubblicato da Eletta Senso

Avatar di Sconosciuto

Amo leggere scrivere disegnare fotografare amare.

14 pensieri su “Il fardello più pesante”

  2. È massiva e inquietante la convinzione che il proprio limitato dovere e il proprio limitato interesse sia il sinonimo di vita, di cosa buona e giusta, e non banalità la vedono, ma giustezza, e non inettitudine la credono, cosa che invece credo. Mi sbaglierò, ma ne resto ostinatamente convinto.

    Piace a 1 persona

      1. Ahahah. Scusa. Intendo dire che le persone banali, noiose, non sono coscienti di essere tali, hanno quella convinzione prodotta dal sistema per cui la capacità umana è esclusivamente lavorativa. Come dei computer. Per ogni azione corrisponde un riscontro operativo. Tutto il resto, l’imprevisto, è solo un crash, un bag, un danno. Quindi l’inettitudine, che è incapacità di portare a termine un compito, in questo caso è inettitudine alle relazioni Umani.
        Forse è peggio di prima…😅
        P.S. Però ti ti ringrazio per il “mi piace” sulla fiducia 😉😆

        Piace a 1 persona

        1. No, figurati. Sapendo che sei una persona intelligente ci tenevo a capire bene il tuo pensiero. Ora ho compreso. Io adoro l’imprevisto non perché sia in grado di cavalcarlo, ma perché mi dà una scossa: vitale, appunto.
          🍂🍃🍁😉

          Piace a 1 persona

          1. È proprio per questo che adoriamo (mi unisco al tuo pensiero) l’imprevisto, proprio per quel non sapere se saremo in grado di cavalcarlo, e fregandocene di questo. Se avessimo certezza di saperlo cavalcare…sarebbe noioso e superfluo già al solo pensiero.
            Ti ringrazio molto per aver voluto capire bene il mio pensiero, è un gesto non indifferente, così come per “una persona intelligente”, che è quello poi penso io della tua persona. 🤗😉

            Piace a 1 persona

I commenti sono chiusi.