Non avevo capito

Non avevo capito quando tu mi avevi offerto una camelia con la mano tremante

Non avevo capito quando nell’abitacolo volavano origami

Non avevo capito quando mi facevi vedere la tua terra con così tanta dedizione

Non avevo capito quando il vento ci spettinava i capelli sulla cima – prima di entrare nell’antro misterioso

Non avevo capito chi eri neppure dopo aver fatto chilometri per venire da te

Non avevo capito quando mi hai detto che alla fine ti eri sposato

Non avevo capito quando ti ho scritto e mi hai detto che ti eri separato e dei tuoi capelli lunghi e che nessuno ti riconosceva e che assomigliavi sempre più a tuo padre

Senza sporgerti mai a fare una domanda.

Come stai? Come sono i tuoi occhi e i tuoi capelli? Assomigli a tua madre? Cosa pensi? Come vivi?

Non avevo capito in tutti questi lunghi anni: tu eri – e sei – un semplice narcisista egocentrico.

Come tutti gli altri soldatini di piombo che ho messo sullo scaffale della mia vita.

4 pensieri su “Non avevo capito

I commenti sono chiusi.