Carta e penna

Adoro le penne stilografiche. Attualmente ho diverse Montblanc : purtroppo quasi tutte rotte. Quella nell’immagine è l’ultima che mi è stata regalata e, per fortuna, funziona.

Mi piace la stilografica con la cannuccia perché mi piace impegnarmi nel rito di caricarla, mi piace vedere il segno fluido dell’inchiostro che esce.

Tempo fa ho cercato un libretto per scrivere ricette. Ne ho trovato uno già usato in parte… Prima di gettare le pagine usate, ho letto cosa avevo scritto e ho trovato tre pagine con una macchia nerissima d’inchiostro e questo testo:

Per scrivere 

per iniziare a scrivere 

ho bisogno di fare

una macchia 

un polpo nero 

un papavero notturno

una luttuosa medusa.

La scrittura si nutre

di sangue come un vampiro.

La macchia trapassa la carta

crea un lago,

proprio in mezzo 

alla terra rigata:

può sembrare un palloncino 

che solleva 

l’ampia gonna

verso il turchese 

e orme d’orso

e tracce di passi

nella candida neve.

Benvenuta penna:

mia cara amica

piccola e tenera. 

9 pensieri su “Carta e penna

  1. Adoro usare la stilografica a stantuffo e caricarla dal boccettino. Peccato che Reperire l’inchiostro diventa sempre più difficile perché le vecchie cartolerie lentamente scompaiono.
    Una bella scrittura rotonda indice di applicazione giovanile nella bella calligrafia.

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