Non sopporto i piccoli idioti dal cervello asfittico. Dallo sguardo vuoto e assente come la tinca. Nella scatola cranica albergano ragnatele per tutto lo spazio vuoto che c’è.

Fingono di non capire quello che dici, ma in realtà non hanno la capacità di capire in assoluto. Non capiscono niente perché non sono intelligenti, essendo idioti.

Se c’è luce o buio. Se una cosa è sopra o sotto. Non concepiscono la successione degli eventi, la logica sottesa, non leggono nemmeno il linguaggio mimico. Non sanno che uno più uno fa due. Non immaginano le conseguenze delle loro stupide azioni. Non imparano mai. Ti chiedono di ripetere le stesse cose tremila volte e, alla fine, non hanno ancora compreso quello che hai trasmesso. E ti guardano con lo sguardo spento, che hanno appunto i poveri idioti.

Non si informano non approfondiscono non argomentano non discutono non comunicano. Sono interessati solo al cibo e al bere. Cosa si mangia e quando.

Fanno i loro due passettini con il giaccone nuovo portando avanti il loro fisico che non deve chiedere mai. Si credono fighi quando guardano le fighe. Non sanno volare/volere più in alto.

Non conoscono il linguaggio affettivo emotivo empatico altruistico. Conoscono il loro EGO. Ego sum idiota.