Signori si nasce

Non so come siano cambiati i costumi negli ultimi anni, vivendo da sette anni in questo piccolo circolo di montagna: tra lupi caprioli e tassi.

Finché ero giù riconoscevo a uno sguardo il signore dal cafone. Non perchè mi apriva la portiera per farmi scendere, gesto che trovo comunque garbato e gentile. Riconoscevo il signore da piccole cose. Piccoli fili di comportamento attento, non servile, ma attento ai miei bisogni.

Un controllare il mio bicchiere per rabboccarlo se semivuoto, un ascoltarmi mentre si mangiava e un saper tenere la conversazione a tavola. Cose così: piccole, ma preziose.

Le poche volte che sono stata a tavola con un non/signore, che non è improprio definire cafone, dato che non potevo alzarmi e fuggire ho dovuto sopportare:  

– gli sguardi insistenti ripetuti inopportuni alla, o alle altre, avvenenti commensali dei tavoli vicini ( a tal proposito, in una serata di queste ho dovuto dire ad alta voce al cafone: – Va bene che hai ordinato lumache, ma non mi sembra il caso che tu faccia il lumacone tutta sera! Con gran risate dei miei amici al tavolo).

– La difficoltà a tirar fuori il portafoglio a fine cena

– Il mio bicchiere sempre vuoto mentre il cafoncello badava bene di riempire il suo

– L’incapacità assoluta nel produrre una simpatica conversazione al tavolo

– L’uso non igienico del tovagliolo o del fazzoletto

– Il parlare con la bocca piena aperta

Il cafone più cafone si è persino permesso di alzarsi mentre io stavo ancora mangiando, lasciandomi sola nella sala…

Signori si nasce. Come pure Signore.

È nel sangue l’eleganza il savoir faire lo stile. Non c’è scuola, non si seguono corsi. Fa parte del capitolo Buona Educazione. Sotto capitolo: Garbo e Gentilezza.

Mi pare, da quel che sento dalle amiche, che ultimamente difettino un poco giù… nella così detta civiltà.

22 pensieri su “Signori si nasce

  1. Le buone maniere si imparano in famiglia ma questa ormai non esiste più. L’educazione va a pari passo con i valori che sembrano essersi persi per strada.

    Che dire? Non molto di più di quello che hai scritto. Ormai le buone maniere sono considerate come effeminate espressioni desuete.

    Bella serata

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  2. Direi che sono abbastanza d’accordo con te.

    Ma non sul “Signori si nasce”.

    No, lo si diventa.

    E lo si diventa sempre, anche quando nasci in una famiglia che ti insegna le buone maniere.

    Uno le può apprendere per imitazione, ed è già una buona cosa.

    Ma se non le fai tue, non le vivi, non le incarni, rimangono vuote forme.

    Per me Signore è quello che ha cura, e attenzione verso tutto ciò che ha intorno, e non solo la donna con cui sta uscendo a cena.

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  3. Ho già cancellato due miei commenti, perché mi è molto difficile riuscire a esprimere ciò che penso al riguardo della maleducazione imperante, non solo in certi uomini, ma anche in molte donne che trovo sguaiate, come se l’essere “libere” dovesse anche comportare atteggiamenti tutt’altro che eleganti. L’avvento dei social porta all’imitazione, soprattutto di ciò che è brutto, scurrile, idiota. Ci stiamo disumanizzando e la maleducazione, le cattive maniere, la mancanza di rispetto per se stessi e per gli altri parte, soprattutto, da una carente buona educazione familiare che dovrebbe essere data con l’esempio. Buona giornata Eletta. C’è ancora molta neve lì da te?

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    1. Sono pienamente d’accordo con te. E davvero mi spiace molto questa decadenza generale che parte fin dai piccoli per arrivare ai grandi. Tutto ciò che sta accadendo per strada e nelle scuole non è certo confortante. Ai tempi i genitori insegnavano poche, ma chiare regole. Poi è arrivato questo buonismo pedagogico che ha fatto molti danni. Non è stato più possibile dire i “no” e fissare dei paletti. Inutile dire che la responsabilità non è certo dei piccoli, ma dei genitori che hanno completamente abdicato al loro ruolo. I miei genitori mi hanno insegnato anche a stare a tavola e come comportarmi con gli ospiti. Io e mia sorella non dovevamo disturbare. Stamattina ho incontrato una mia vicina che mi ha fatto i complimenti per la mia gentilezza. Essere cortesi, fare gesti con garbi e gentilezza. Rispettare fuori e dentro casa le persone che incontriamo. Sono d’accordo con te sul fatto che molte donne/ragazze hanno frainteso l’emancipazione con la maleducazione e la mascolinizzazione.
      Qui dopo pranzo ho preso il sole in giardino immersa nella neve. Stupendo. Un abbraccio cara Neda

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