Due donne

Ieri per collocare l’albero per Edo, il mio micio gatto, nel guardaroba ho dovuto spostare tutto quello che c’era nell’angolo.

Quando si spostano le cose saltano fuori sorprese. Non ricordavo di avere appeso questi due mini quadretti. Due donne.

Il primo è il ritratto ad acquarello che mi ha fatto il mio maestro di pittura in Accademia. Quindi la prima donna ero io giovane.

La seconda donna è mia nonna in questa bella fotografia

come erano belle e curate le fotografie di un tempo. Perché erano uniche. Non erano digitali usa e getta gratis veloci come sono oggi.

Curata la posa, la pettinatura, l’abito. Quel viso e quello sguardo un po’ stupito smarrito eppure fermo. Bella la mia nonna paterna.

Due donne distanti. Eppure così vicine. Mi ci ritrovo intimamente in quello sguardo così antico.

22 pensieri su “Due donne

          1. Noi siamo andati sotto zero, uno, due gradi, di notte, solo poche volte. Stamane sono uscita per andare in posta, a piedi, c’era nebbia e freddo anche se eravamo sopra zero. Sono i giorni, oggi, domani e dopodomani, della merla: il culmine dell’inverno.

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  1. le foto un tempo erano frutto di pazienza e attenzione, oggi sono veloci, spesso ritoccate, all’epoca tutto era puro, unico, ogni scatto era in se una piccola oepra d’arte.

    Buona settimana, un caro abbraccio 🤗🤗😊😉👍👍

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  2. Sì, il ritratto di tua nonna risponde ai canoni che guidavano i fotografi di un tempo, costretti peraltro a fare foto in posa. Oggi siamo tutti fotografi con grande umiliazione dell’arte fotografica. Capirai quindi, cara Eletta 🌹perché preferisco di gran il tuo ritratto, sia per il soggetto molto ricco di espressività, sia perché si nota subito lo sguardo del pittore che interpreta con passione i tratti del tuo volto, circondandolo d’eleganza. Ti rimprovero (affettuosamente) di non averlo mostrato per intero 🙏🤗🌹

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