Fine d’anno

Né la minuzia simbolica

di sostituire un tre con un due

né quella metafora inutile

che convoca un attimo che muore e un altro che sorge

né il compimento di un processo astronomico

sconcertano e scavano

l’altopiano di questa notte

e ci obbligano ad attendere

i dodici irreparabili rintocchi.

La causa vera

è il sospetto generale e confuso

dell’enigma del tempo;

è lo stupore davanti al miracolo

che malgrado gli infiniti azzardi,

che malgrado siamo

le gocce del fiume di Eraclito,

perduri qualcosa in noi:

immobile.

J. L. Borges

13 pensieri su “Fine d’anno

  1. Non appena sono giunto al verso che parla di azzardo ho pensato a Borges. Quando nel verso successivo ho letto Eraclito sono stato certo che l’autore fosse lui. Grazie, cara Eletta🌹, per questa ottima poesia. Di nuovo buon anno.🙏💙🤗

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