Amare è isoritmia

Sto lentamente riprendendo a leggere, dopo il periodo astenico atarassico della pandemia.

Un libro che ho ripreso in mano, uno di quei libri della mia vasta Biblioteca Adelphi che inizio e non mi prendono per cui li lascio, è : Divorzio a Buda di Sandor Màrai.

Il libro non è facile e la seconda parte ha dell’esoterico o, comunque, della stranezza fuori da ogni logica che può piacere o, al contrario, annoiare.

Comunque per la prima volta in una maniera così chiara ho trovato una pagina dedicata all’Amore. A un momento di Amore con un ritmo isoritmico che ho avuto la fortuna di vivere per qualche tempo in un tempo miracoloso della mia vita.

Amare è una specie di isoritmia. Un caso talmente prodigioso… come se nell’universo ci fossero due pianeti con un’orbita uguale, con un’atmosfera identica, composti della stessa materia. Un caso talmente raro, sul quale non si può certo contare. Forse non si verifica nemmeno. (…)

Isoritmia nella vita e nell’amore. Amano gli stessi cibi, la stessa musica, camminano per la strada con la stessa velocità o lentezza, nel letto si cercano l’un l’altro con le stesse cadenze… forse è questo. Un fenomeno… Credo che simili incontri siano eventi mistici. La vita reale non ha questi margini di probabilità. Sono convinto che persino le loro ghiandole filtrino e secernino allo stesso modo, contemporaneamente, che pensino le medesime cose degli eventi che li circondano, pensieri formulati con le stesse identiche parole… È questo che intendo per ritmo uniforme”.

3 pensieri su “Amare è isoritmia

  1. Di lui ho letto solo Le braci, che mi era piaciuto moltissimo. Ora mi dai un altro spunto, grazie

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