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Yoga

Ho chiesto a mia figlia di lasciarmi Yoga di Emmanuel Carrère. Lo avevo già letto, ma volevo rileggerlo. Ancora una o due volte.

Di questo autore avevo già letto : Limonov e Facciamo un gioco.

Yoga mi è piaciuto perché è un libro vero. Sincero. Non edulcorato. L’autore si racconta con una sincerità disarmante e, talvolta, imbarazzante. Come può essere la verità.

Io vi trovo tracce di me. E della mia storia passata. Per esempio come quando – senza pietà – parla dei guru.

I guru hanno una voce.

Non è la voce di un guru, non ha il calore avvolgente e osceno dei professionisti della persuasione – politici, predicatori, attori sicuri del loro fascino…

Il “mio guru” aveva una voce persuasiva avvolgente calda ammaliatrice oscena… Gli amici mi dicevano che incantava i serpenti. Io mi sono innamorata della sua voce. Sono caduta nelle sue spire.

Con lui, e attraverso lui, ho conosciuto tutti gli aspetti della new age. Abbracciare gli alberi, fare meditazione, andare a convegni incontri con personaggi alquanto bizzarri e spendere soldi per fare esperienze di ogni tipo.

Quella di abbracciare gli alberi, di comunicare con Gaia, la Terra, accarezzandoli è una pratica new age e mi chiedo se a chi lo fa, verrebbe mai in mente di farlo se nessuno gli avesse detto che è così che si fa, che è un segno di sensibilità, di comunione con la natura, un modo per lasciare andare o che so io.

Ram Dass tipico esemplare della tribù degli yogi barbuti vegetariani indossatori di sandali che lui considerava non innocui babbei, ma imbecilli decisamente pericolosi.

Quando ho conosciuto il mio guru ero molto giù e molto fragile. Lui è stato un imbecille decisamente pericoloso. Chiusa nel bozzolo della sua voce suadente non mi rendevo conto della sua pericolosità. È quello che purtroppo provano molti adepti di sette. Molti affiliati a supposti e supponenti Maestri. Manipolatori di menti fragili.

Ebbene guardando questi ragazzi con le cuffie peruviane che abbracciano gli alberi, mi chiedo anche : come mai gli accenti di verità, il peso dell’esperienza e perfino il godimento estetico sono con tanta evidenza dalla parte di Orwell e non da quella di Ram Dass né di nessuna delle autoproclamantesi guide spirituali che recitano i loro sempiterni discorsi sull’espansione della coscienza, sul potere del qui e ora e sulla pace interiore? Perché i loro pensieri mancano a tal punto di gravitas? Perché nessuno di loro supera la prova della bellezza? Perché i loro libri dalle copertine rosa o azzurre, che in ogni libreria new age balzano agli occhi come l’incenso alle narici sono così brutti, così stupidi?

Dopo questa lunga esperienza con il mio guru ho imparato a prendere distanza da ogni forma di affiliazione e fanatismo. Ho imparato a non dipendere più da nessuno anche se ha una voce suadente. Come ogni esperienza dura mi è servita. Non mi faccio più soggiogare da nessun tipo di potere. E da nessuno.

5 risposte su “Yoga”

Capisco bene il tuo punto di vista. ho frequentato per quattro anni un centro yoga, io sempre così dentro alla vita, così invischiata nel divenire, ho avuto molto beneficio dalla pratica, che mi ha consentito di pormi un po’ più all’esterno da tutto quel l’affanno, di imparare davvero a respirare, a vivere il momento, senza lasciarmi prendere a da inutili elucubrazioni sul passato e sul futuro. Quindi ho apprezzato l’esperienza, direi anzi che i suoi effetti benefici riverberano ancora sul mio presente così difficile. Ma sempre ho intuito il pericolo di essere sedotta dalle atmosfere che fanno da contorno alla pratica… attraenti quanto si vuole, ma fuorvianti… Non si può andare lezione per imparare ad abbracciare gli alberi! Fortunate sono le persone che hanno, per scelta o per nascita, un continuo rapporto con la natura. Io non so che cosa provassi esattamente, da bambina, quando d’estate mi sdraiavo nel prato dietro casa e guardavo il cielo azzurro, ma mutevole per via delle nuvole bianche, mentre odoravo le essenze tutto intorno, più acuta di tutte la mentuccia… so solo che ero calma, contenta, appagata e non chiedevo nient’altro.

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Anch’io ho fatto per diversi anni yoga e credo che meditare sia importante. È tutto il contorno, il sentirsi ispirati spirituali superiori che non va… Poi io ero la compagna di un guru! Esperienza da non ripetere 😜 ciao cara e buona serata e teniamoci cara la natura 🍀☘️🌿🌲🌳🌴

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Guru o non guru ho sempre amato la natura in tutte le sue forme senza cadere nell’idolatria. Yoga? Non fa per me. Mi innervosisce. Non sono molto incline a seguire guru o presunti tali. Sono molto razionale nei miei pensieri.
Splendide immagini.
Bella serata

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