Per chi si crede vivo, e invece è già morto.
Per chi ha paura di morire, ma non fa niente per vivere.
Per chi crede che vivere sia solo sopravvivere.
Per chi è chiuso nel suo trauma e non sa uscire.
Per chi non accetta di ri-nascere ogni giorno, ora, minuto.
Per chi ripete sempre le stesse dinamiche imprigionato in una ragnatela mortale.
Per chi è statico immobile apatico stanco depresso incapace di voli e gesti nuovi.
Lo choc della psicomagia di Jodorowsky può essere utile. Magari non risolutiva, ma utile. In generale diffido dei guru, anche perché ne ho avuto ai tempi uno che predicava bene e razzolava male, sta di fatto che Jodorowsky mi piace per la sua follia creativa.
Ho letto diversi suoi libri, ho visto alcuni suoi film e video. Rompere gli schemi coriacei comportamentali con un’azione simbolica oscena – cioè fuori dalla scena – è talvolta più curativo di tante ore di indagine psicologica.
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