
… una grande quantità di questi beni erano anticaglie che egli aveva incominciato a accumulare fin dai tempi di suo padre. Fra le altre cose c’era anche una tenia seccata. Ora, dopo essere state in una soffitta o in qualche altro buco per la spazzatura, per mezzo secolo, tutte queste cose non vennero bruciate : invece di un falò, o distruzione purificatrice, ne fu fatta una vendita all’asta, cioè si tentò di dare loro una vita ulteriore. I vicini si raccolsero subito là attorno a guardare, comperarono tutto, trasportarono tutto con molta cura nelle loro soffitte o buchi per la spazzatura, dove queste cose resteranno finché le proprietà dei loro compratori non verranno divise fra gli eredi: allora ricominceranno un’altra volta il loro viaggio.
Quando si muore si scalcia la polvere.
Henry D. Thoreau – Walden ovvero vita nei boschi
Ho riportato questo brano scritto nel 1845 per la sua attualità ecologica: non si butta via nulla ma si ricicla; per la lezione morale implicita: inutile attaccarsi tenacemente agli oggetti, alle nostre povere o ricche cose perché nell’aldilà si va con una giacca senza tasche; perché mi è sempre piaciuto il sistema americano di mettere in strada oggetti e arredi perché i vicini possano comprare o prendere quel serve. E perché mi piace il viaggio infinito che fanno alcuni oggetti passando di mano in mano.
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