
Il cielo strapazzato dal nembo,
solleva
un velo di pioggia.
Dopo brani
di verdissima estate,
a passi lenti arriva
– danzando e roteando –
l’autunno.
L’infinita itineranza
del tempo ciclico
chiude e apre
la sua coda di pavone.
Da minimi spiragli
non è possibile
intravvedere
lo scenario
che ci attende.
Dopo un agosto
di trasparenze
folle di lucertole nere…
che volto avrà l’inverno?
Le stagioni cristalline
con fredde dita
chiudono gli usci
sull’intimo tepore.
Si sgretolano le ore
a picco
del solleone.
Amo stare quieta
nella poca luce
a godermi il suono
d’un poeta.
Il balbettio d’un testo
mi dà più calore
accanto al focolare.
Tutto l’esterno
ora
si riversa all’interno.
Una bella poesia che ci parla del ciclo delle stagioni come se fosse il ciclo della vita.
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Buongiorno 🍁
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Sera
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incantevole 🩵
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Grazie Laura 💙
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