Non c’è proprio niente da festeggiare

Tra le poche trasmissioni culturali che seguo c’è Rebus. La domenica prima di Kilimangiaro.

Nell’ultima puntata Barbara Alberti ha fatto una cosa che normalmente non si fa in tv: si è veramente sdegnata alzandosi pure in piedi.

C’è una bella differenza – l’ha sottolineata il cardinale Ravasi, tra rabbia e sdegno parlando dei vizi capitali. Lo sdegno è ammesso e, anzi, augurabile quando qualcuno o qualcosa travalica il limite.

Barbara Alberti si è sdegnata perché non solo non è compiuta l’azione del femminismo, ma addirittura stiamo tornando indietro: basta guardare i numeri dei femminicidi.

Qualcuno è rimasto shoccato da questo comportamento. Manco sapeva chi è Barbara Alberti. Nulla di nulla. Sono gli uomini che non devono chiedere nulla e nulla sapere. Tutto è loro dovuto. Anche l’ignoranza e la disinformazione.

È ammesso il trascendere del politico maschio che fa audience, ma guai se una donna con la treccia sulla testa si permette di sdegnarsi perché i maschi col braccialetto non sono controllati e vanno tranquillamente ad ammazzare.

Non c’è nulla da festeggiare l’otto marzo finché ci sarà una donna che dovrà subire la violenza fisica o psicologica di un padrone maschio.

17 pensieri su “Non c’è proprio niente da festeggiare

  1. Quante cose … Zanchini mi piace tantissimo, lo seguo anche quotidianamente. E forse di più mi piace Barbara Alberti, una persona “vera”, consapevole, forte. Quanto alla nostra condizione femminile, sappiamo chi ringraziare, sappiamo chi ha affossato la cultura in questo paese. Abbiamo fatto enormi passi avanti in dieci anni, dal ’70 all’80, poi è arrivato lui con le sue tv

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    1. Credimi: da decenni ho scelto di non guardare i canali di Mediaset proprio per l’uso sguaiato e volgare del corpo femminile. Comunque la cultura è radicata da anni anche prima di Berlusconi…

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  2. Io seguo sempre Kilimangiaro, la guardo con Rai play. Di solito della tv seguo quasi solo programmi di viaggio. Capisco la vostra frustrazione comunque, purtroppo c’è troppa violenza in giro. Io nel mio piccolo ho sempre amato e rispettato ogni singola donna, chi mi conosce lo sa molto bene, un caro abbraccio, buona serata…🤗🤗🤗🤗🤗😊😉👍👍

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  3. Sono d’accordo su tutto quello che hai scritto Eletta, ancora oggi la cultura ( se così si può chiamare )e le leve dell’informazione sono in mano agli uomini.
    Le lotte femministe sono iniziate come un grande rinnovamento sociale. Poi credo si sia voluto “normalizzare” tutto, fino ad arrivare quasi a una regressione rispetto ai diritti femminili.
    Credo che serva una ricucitura con i valori che le donne sostenevano e con quelli che devono sostenere oggi e tocca a loro a noi farlo. In piena autonomia perché non serve che vengano “concessi” da altri sono i nostri e dobbiamo riprenderne il controllo.
    Grazie per aver sollevato il velo che copre un arretramento di cui non si parla.🐈‍⬛♥️

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