La scrittura come un coltello

Mi piace molto questo libro che mi è stato regalato a Natale.

Mi piace a partire dalla copertina con questo taglio e mi piace per via della carta così scabra. Tattile.

Era da tempo che non leggevo qualcosa sulla scrittura.

Gli ultimi libri letti erano Conversazioni con Borges.

Non conosco Annie Ernaux e non ho mai letto nulla di suo.

Premio Nobel 2022.

Il libro è una intervista conversazione con la scrittrice da parte di Frédéric-Yves Jeannet.

Consigliato a tutti quelli che etichettano i testi in rigide categorie e non comprendono che ormai il romanzo classico è morto. Lo stile è ciò che conta.

Nei discorsi comuni sui libri il termine romanzo viene utilizzato con un’accezione via via più ampia. Ci sono gli indomiti alfieri della finzione a ogni costo. Ma, in fin dei conti, lo sappiamo bene, l’etichetta o il genere non hanno alcuna importanza. Ci sono, e questo solo conta, libri che sconvolgono, aprono la mente, generano pensieri, sogni o desideri, ci accompagnano e a volte fanno venire voglia di scrivere”.

Un libro che consiglio anche ai lettori. Anche dei blog.

Mi è capitato spesso di scrivere dei testi e di essere giudicata per il contenuto.

Tuttavia, a volte, mi pare vi sia un aspetto poliziesco sconfortante – tutto per arrivare a questo, qualcosa che per di più so già! – in quella volontà di scoprire a tutti i costi le componenti psichiche dell’autore, di inseguire le confessioni del testo come fossero quelle di un accusato”.

Dimenticando che chi scrive prende dal serbatoio delle proprie esperienze per alzarsi in volo e spaziare in spazi alti e ampi. Lo spunto autobiografico è solo uno spunto non l’intero territorio esplorato.

21 pensieri su “La scrittura come un coltello

  1. grazie davvero, per me che sono una lettrice molto lenta, più che altro sono caotica e spesso non riesco a risparmiare il mio spazio per leggere.
    dunque, per me ogni consiglio è prezioso. Grazie. ♥️🐈‍⬛

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