Kitsch

Questo è in assoluto l’oggetto più kitch del Salento che ho visitato. Si trova al porto di Torre San Giovanni e dovrebbe rappresentare Nettuno.

Chi abbia deciso di mettere una statua verde di plastica in questo luogo è un mistero. Un ragazzo indicandomi un luogo mi ha detto : – Vai dove c’è quella statua orrenda. Ed era del luogo.

Davvero stona con il tintinnar delle barche ormeggiate al porto e il blu del mare.

Passando per i paesi e paesoni un altro aspetto allucinante per chi non è abituato alla viabilità del Salento sono gli stop.

✋🛑🚫⛔ ( non c’è un segnale di Stop)

Tu vai sulla via principale? Devi fare venti chilometri? Qui ci metterai tre volte il tempo opportuno, perché sul rettilineo troverai come minimo quattro/cinque stop. Non perché il rettilineo incrocia un’altra strada principale. No: perché devi fermarti per una stradina di campagna dove passa un carro una volta all’anno. Oppure una stradina di una casa che sbocca in quella principale.

Quindi è un continuo fermarsi e guardare a destra e sinistra. Viabilità a singhiozzo.

Mi hanno detto che è stato fatto per evitare che qualcuno sfrecciasse a velocità elevata.

Mah!

Tornando alla statua kitsch e pensando anche all’omaggio a Pulcinella fatto a Napoli dall’artista Gaetano Pesce a mio parere veramente opera kitsch, ritengo invece molto bella questa semplice creazione a mandala che ho trovato sulla sabbia.

Questa installazione, mostra la sua armonica bellezza anche nell’effimero. Perché i mandala nascono come opere di bellezza transitorie. Spesso fatte da polveri colorate che il vento porta via. In questo caso sarà la prossima mareggiata prevista per sabato.

Per chi volesse approfondire l’arte dei mandala rimando alla lettura del libro di Jung sui segni e simboli (non ricordo il titolo anche perché non essendo a casa, non ho il libro sotto mano).

23 pensieri su “Kitsch

  1. Non cìè che dire che la statua si fa notare parecchio proprio per quanto è orrenda, fortunatamente, ci sono una miriade di cose belle lì nel Salento e il pugno nell’occhio della statua pazienza per quanto insopportabile, entusiasmo invece per tutta la bellezza e anche l’arte di questo post che hai condiviso 🥀👏

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  2. Dire che è orrenda è un eufemismo. Ma visto un’opera così allucinante.
    Per quanto riguarda la viabilità, si leggono incidenti così assurdi che non stento a credere che pongono degli stop ogni tanto. Però credo che nessuno li rispetti, a parte i turisti che sono per la prima volta nel Salento.

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  3. Non so se definire “opere” l’impronta di un diversivo culturale che magari rimanda al mistero della contemplazione. Come caratteristica paragonabile ai test di Rorschach che si fanno con le tempere.
    In quanto alla “struttura”, questo evitando la parola “scultura” stranamente dimostra maggiore vicinanza al concetto di opera, innanzitutto non passa indifferente 👀 poi è davvero goliardica addirittura ateniese.
    I mandala, invece, tendono a passare più facilmente inosservati, forse perché assomigliano a pattern tessili, come quelli di tappeti, che spesso si fondono con lo sfondo.

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    1. Bella riflessione. Comunque essendo una esteta generalmente non amo il cattivo gusto, anche nelle opere sculture strutture e/o installazioni. Il pisciatoio di Duchamp per me rimane un pisciatoio. Se ne può discutere per anni, non per giorni… Comunque mi fa sempre piacere avere una interlocuzione brillante. 🐟🐟🐟

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      1. Lo so, non è lo stesso che guardare Ken. Quanto si è evoluta l’arte dopo Piero Manzoni, per arrivare al punto che nel 2007 vietassero il foie gras in Italia! 🦆❌ Credo che il pisciatoio sia uno strumento d’ingegno e che nessun uomo dovrebbe usare il vucì tranne che seduto (opinione personale: uguale a zero per chi è esperto di fisica e matematica🔢), come si dice facciano i tedeschi. È forse per questo che ad Amsterdam ce ne sono ovunque. Pensa al degrado quando si parla della toelettatura degli animali.

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