
Ishtar
Sprofonda
nel segno del tuono
la tenera tua
carne ambrata.
La fiamma d’eclisse
– scalpita
nei tuoi occhi di drago.
Appassisce così
la tua bocca
nel grano del corallo.
Solleva il sacerdote
il crepuscolo d’alba.
Sui tuoi fianchi marini
si perde la via.
Mitica antenata della Luna.
Oscillante nella corsa nera.
Così ti avviluppi
nell’interiore notte
di adamantini manti.
Spartiscono
la tua spumosa panna
i convitati bramosi:
fanno festini
coi tuoi gessosi succhi.
sereno venerdì sera
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davvero bella questa tua poesia, buonanotte, un caro abbraccio 👍👍🤗🤗😊😊👏
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Grazie Max e buona giornata 🤗
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Ho trovalo le tue parole splendide ed evocative, e l’immagine molto bella!
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Ti ringrazio Luisa sempre gentile 🤗buona giornata cara
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🙏💗🙏
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