Niente


Niente ha una valida logica ragione per accadere:

il Fato imprime piccoli e invisibili movimenti:

occasionali spinte

– alle leggere ragnatele

del nostro povero vivere.


Siamo un mucchietto

di relitti galleggianti

nell’oceano del Caos.


Dove ci porterà la corrente?

A quali porti

o scogli approderemo?

A quali isole?

E quanto durerà il nostro viaggio?


Siamo così impacciati

nel ruvido

confine quadrato

del nostro vivere.

Non voliamo altrove,

al di là del piccolo tessuto visibile.


Eppure qualcosa ci chiama.


Uccidiamo la macabra danza euforica

quando un solo raggio filtra

e illumina il piccolo palcoscenico

della nostra cieca recita.

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