
C’è un afrore di devastazione
scende
con sordi lamenti
nel fondale
tra
i pesci degli abissi
che hanno
una così protratta
confidenza notturna.
Io solo
nello spazio onirico – m’acquieto.
E scordo il popolo muto
dei ragni
con tele belliche
e gli strazi.
Sposto lo sguardo
e ballo un tango rosso
nel deserto degli uomini blu.
Cerco un riverbero
nelle onde di luce.
Una poesia ricca di colori adatti alle varie situazioni.
Bella serata
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molto bella questa tua poesia, versi ricercati e profondi 👏👏👏👏👍👍😉
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Grazie e buona giornata ❄️
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