“Qualsiasi cosa scelga dovrà essere portata a termine seguendo un programma preciso e in una prospettiva creativa e molto disciplinata, altrimenti non valgo nemmeno la carta su cui sto scrivendo”.
Scriverò tre, quattro ore Ogni Giorno, e passerò la stessa quantità di tempo a leggere un elenco di libri che avrò preparato con attenzione, per non andare a casaccio”.
Dal “Diario” di Sylvia Plath
Alcune considerazioni:
Per chi ama scrivere e, magari, vuole pubblicare il primo imperativo categorico è leggere leggere leggere.
Poiché il tempo a disposizione è limitato, scegliere cosa leggere, senza attenersi al Canone Occidentale di Bloom ( da leggersi e di cui tener conto comunque ) fare un elenco di libri e autori classici e moderni di cui non si può assolutamente fare a meno. Evitare di perdersi in romanzetti inutili e dannosi. Meglio Shakespeare Joyce Virginia Woolf Dante Dostoevskij Pirandello Calvino Sciascia e altri consimili.
Scrivere molte ore al giorno se si vuole imparare a scrivere. Fare molta attenzione alla grammatica e alla ortografia. Alla forma, oltre che al contenuto. Allo stile. Rabbrividisco ogni volta che vedo pubblicato un post con errori ortografici e di forma. Anche perché oggigiorno scriviamo tutti con un correttore automatico, per cui proprio non comprendo come si possa ancora cadere in precipizi linguistici come ” qual è ” apostrofato: si scrive senza apostrofo. Oppure la virgola non messa correttamente, gli spazi saltati, i segni di punteggiatura messi come il prezzemolo: specie l’abuso dei punti esclamativi. Ricordate le lezioni di Umberto Eco? E non solo le sue. Usare con moderazione i puntini di sospensione e altri segni d’interpunzione.
Studiare, oltre che la scrittura creativa, la grammatica italiana mi sembra il minimo per chi vuole scrivere. Un bel corpo – il contenuto – va inserito e valorizzato in un bell’abito e non sotto una Pelle d’Asino.
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